Burns ha compiuto un viaggio segreto in Ucraina durante il quale al direttore della Cia, secondo il Washington Post, è stata rivelata la strategia di Kiev per riprendere i territori occupati dalla Russia e aprire trattative per un cessate il fuoco con Mosca entro fine anno. Gli Usa valutano di fornire munizioni a grappolo all'Ucraina, affermano i vertici militari americani. Intanto i servizi segreti russi sarebbero stati incaricati di liquidare il leader della Wagner Prigozhin dopo il fallito ammutinamento
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Ucraina, generale Usa: controffensiva Kiev sarà lunga e sanguinosa
Mark Milley, intervenendo al National Press Club di Washington. La controffensiva delle forze di Kiev "avanza costantemente, facendosi deliberatamente strada attraverso campi minati molto difficili, 500 metri al giorno, 1.000 metri al giorno, 2.000 metri al giorno, quel genere di cose", ha detto Milley.
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Per Londra è "molto probabile" che la Russia abbia "riassegnato elementi del Gruppo di forze di Dnipro (Dgf)" per "rafforzare il settore di Zaporizhzhia". Secondo la valutazione, infine, i combattimenti nei dintorni del ponte Antonovskiy "sono quasi certamente complicati dalle inondazioni, dalla distruzione e dal fango residuo" lasciato dalla distruzione della diga di Kakhovka lo scorso 6 giugno.
Oppositore Putin: 'Se lui cadrà, il regime gli sopravviverà'
"Noi avevamo avvertito in ogni modo del pericolo" dell'uso di milizie mercenarie, ma "naturalmente, non ci hanno ascoltato". Così al Corriere della Sera Nikolaj Rybakov, presidente di Yabloko, l'unico partito russo di opposizione ancora legale e a piede libero. Adesso, "vedo soltanto un possibile peggioramento della situazione sociale. Molti prendono l'instabilità come un auspicio. Tante persone sono convinte del fatto che è importante cambiare Putin, non importa con chi. Ma pensare che dopo di lui arrivino come per incanto democrazia e diritti umani è un colossale abbaglio. La nostra storia dimostra che qualcuno di peggio lo si trova sempre". "La speranza coltivata dall'Occidente che dopo di lui tutto andrà bene - aggiunge - risponde alla volontà generale di trovare una risposta semplice a una domanda tremendamente complessa. Putin è solo una parte del sistema che ha formato e rafforzato, che gli sopravviverà, del quale non è però l'artefice. Il presidente ha terminato la costruzione della casa. Ma le fondamenta sono state posate dagli autori delle folli riforme degli anni Novanta che hanno spolpato lo Stato e reso ricche poche migliaia di persone. Putin è solo il risultato di questo processo, che venne appoggiato in modo sconsiderato dall'Europa e dagli Stati Uniti". L'insurrezione di Prigozhin "è un fatto importante, che ha rivelato la fragilità dell'attuale potere, ma che per ora non cambierà molto degli attuali equilibri. E non saranno certo i dissidenti in esilio a farlo cadere, con le loro ricette estreme".
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Ucraina, Zemagni: 'Ottimista dopo incontro Zuppi-Kirill'
Stefano Zamagni, già presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, si dice in una intervista al Fatto Quotidiano "moderatamente ottimista" sui possibili negoziati di pace in Ucraina dopo l'incontro tra il cardinal Zuppi e il patriarca Kirill. "Le ragioni per essere positivi - spiega - sono tre. Primo: l'incontro è avvenuto e ha un forte significato. Kirill ha un potere sulla dirigenza russa e su Putin che noi occidentali non immaginiamo, perché siamo avvezzi al principio della laicità dello Stato. In Russia, il capo della Chiesa ortodossa ha influenza, anche se non in termini militari, in termini politici. Secondo - prosegue - Zuppi ha incontrato anche il consigliere di Putin per la politica estera Yuri Ushakov: vuol dire che gli è stato concesso uno scambio con un personaggio di pari livello. Terzo: dopo il tentato golpe del gruppo Wagner, anche se il peggio è scongiurato, l'episodio avrà convinto Putin che continuare il conflitto non porta da nessuna parte". Secondo l'esperto "il Papa potrebbe andare a Mosca. La variabile è la salute. Ma non è escluso, ormai la strada è aperta. Questo Pontefice lo conosciamo: ha un fiuto politico incredibile, anche se non capacità strategica. D'altra parte se uno dovesse dire qual è l'autorità superiore rispettata da tutti e che tutti ascoltano in questo momento, direbbe Francesco".