Sudan, dichiarato 'cessate il fuoco' da primo giorno festa Eid al-Adha

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I combattimenti tra l'esercito sudanese e le Rsf, forze paramilitari guidate da Mohamed Hamdan Dagalo, sono scoppiati il 15 aprile nella capitale Khartoum e nei suoi dintorni. Finora più di 600 persone sono state uccise e migliaia ferite

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Abdel Fattah al-Burhan, leader de facto del Sudan e capo delle forze armate, ieri sera ha dichiarato un cessate il fuoco "unilaterale" in occasione del primo giorno della festa musulmana dell'Eid al-Adha. Lo ha riferito l'agenzia turca Anadolu.

Il discorso di Abdel Fattah al-Burhan

In un discorso alla televisione di Stato, Burhan ha affermato che il mondo intero sta assistendo a quanto accaduto nel Paese, fatti che potrebbero essere considerati pulizia etnica e genocidio. Il leader ha dichiarato che le forze armate hanno adempiuto alle proprie responsabilità contro questa "cospirazione infida", poi ha ringraziato il popolo sudanese. Secondo Burhan il comandante delle Rapid support force (Rsf), forze paramilitari sudanesi, Mohamed Hamdan Dagalo, noto anche come Hemedti, vuole fondare il proprio governo "sui resti e sui teschi dei sudanesi". Il leader ha poi ribadito che le forze armate sono disposte a cedere il potere a un governo civile guidato dal popolo sudanese.

epa08858052 Ethiopian refugees from Tigray region at the Um Rakuba refugee camp, the same camp that hosted Ethiopian refugees during the famine in the 1980s, some 80 kilometres from the Ethiopian-Sudan border in Sudan, 30 November 2020 (issued 02 December 2020). According to World Food Programme on 02 December, about 12,000 Ethiopian refugees from Tigray are accommodated in the Um Rakuba camp as over 40,000 Ethiopian refugees fled to Sudan since the start of fights in the northern Tigray region of Ethiopia. Ethiopia's military intervention   comes after Tigray People's Liberation Front (TPLF) forces allegedly attacked an army base on 03 November 2020 sparking weeks of unrest. According to reports on 02 December 2020, UN reached an agreement with Ethiopian government to provide aid for the Tigray region of Ethiopia.  EPA/ALA KHEIR

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I combattimenti tra l'esercito sudanese e le Rsf sono scoppiati il 15 aprile nella capitale Khartoum e nei suoi dintorni. Più di 600 persone sono state uccise e migliaia ferite. Negli ultimi mesi si era inasprito il disaccordo tra l'esercito sudanese e le Rsf sull'integrazione di quest'ultime nelle forze armate, condizione chiave dell'accordo di transizione del Sudan con i gruppi politici. Il Sudan è senza un governo funzionante dall'ottobre 2021, quando i militari hanno destituito il governo di transizione del primo ministro Abdalla Hamdok e dichiarato lo stato di emergenza con una mossa denunciata dalle forze politiche come un "colpo di stato". Il periodo di transizione del Sudan, iniziato nell'agosto 2019 dopo la cacciata del presidente Omar al-Bashir, doveva concludersi con le elezioni all'inizio del 2024.

Smoke rises behind a mosque in Khartoum on April 19, 2023, as fighting between the army and paramilitaries raged for a fifth day after a 24-hour truce collapsed. - The violence erupted on April 15 between the forces of two generals who seized power in a 2021 coup: army chief Abdel Fattah al-Burhan and his deputy, Mohamed Hamdan Daglo, who commands the paramilitary Rapid Support Forces (RSF). (Photo by AFP)

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