I ministri degli Esteri dei Paesi europei si sono riuniti in Lussemburgo per discutere ancora una volta del conflitto russo-ucraino e del tentato golpe in Russia che i mercenari della Wagner hanno messo a punto prima di ritirarsi. In mattinata è stata adottata la decisione di aumentare il tetto finanziario complessivo del Fondo europeo per la pace di 3,5 miliardi di euro: "Un chiaro segnale politico del costante impegno dell'Ue a sostenere militarmente l'Ucraina e gli altri partner"
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Alla guerra in Ucraina si è aggiunta la preoccupazione per quello che è successo in Russia negli scorsi giorni, con la ribellione (e il dietrofront) dei mercenari della Wagner contro Putin. Sono questi i temi principali sul tavolo del Consiglio Affari Esteri dell’Unione europea, che ha riunito oggi a Lussemburgo i ministri degli Esteri dei Paesi membri. Parla chiaro l’Alto rappresentante della Politica Estera Ue, Josep Borrell: "Il mostro creato da Vladimir Putin con la guerra in Ucraina sta agendo contro il suo creatore", ha detto arrivando alla riunione. In collegamento anche il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. Il Consiglio ha deciso in mattinata di aumentare il tetto finanziario complessivo del Fondo europeo per la pace (Epf) di altri 3,5 miliardi di euro: il totale adesso supera i 12 miliardi di euro (a prezzi correnti). La scelta, si legga in una nota, rappresenta "un chiaro segnale politico del costante impegno dell'Ue a sostenere militarmente l'Ucraina e gli altri partner" (GUERRA IN UCRAINA, GLI AGGIORNAMENTI LIVE).
Borrell: "Guerra sta mettendo in crisi governo russo"
Il conflitto in terra ucraina va avanti ormai dal 24 febbraio 2022. Per questo Borrell sottolinea che adesso “è il momento di sostenere Kiev” più che mai. È quindi un bene, ha detto, che l’Epf "sia rimpinguato con altri 3,5 miliardi di euro”. La guerra, ha aggiunto, “sta incrinando la forza militare russa e sta mettendo in crisi il governo: ora una potenza nucleare come la Russia potrebbe affrontare un periodo d'instabilità e dobbiamo prendere in considerazione questo scenario".
Tajani: "L'assenza di Wagner non rafforza armata russa"
Anche il capo della Farnesina e vicepremier italiano, Antonio Tajani, al suo arrivo in Lussemburgo, ha parlato subito di quanto successo in Russia. "Seguiamo l'evolversi della situazione interna russa, anche se naturalmente non tocca a noi interferire", ha detto. I recenti sviluppi avranno effetti sull’andamento della guerra? Secondo Tajani "dipende dalla situazione, ma certamente l'assenza di Wagner non rafforza l'armata russa”.
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Gli altri temi, dalle sanzioni all’Iran alla Somalia
Il Consiglio Ue ha anche approvato un nono pacchetto di misure restrittive ad altre sette persone ritenute responsabili di gravi violazioni dei diritti umani in Iran. Le sanzioni si applicano ora a un totale di 223 soggetti e 37 entità. Si va dal congelamento dei beni al divieto di viaggiare nell'Unione Europea e al divieto di mettere fondi o risorse economiche a disposizione delle persone incluse nella lista. In vigore anche un divieto di esportazione verso l'Iran di attrezzature che potrebbero essere utilizzate per la repressione interna e di apparecchiature per il monitoraggio delle telecomunicazioni. Approvate anche delle conclusioni in cui si ribadisce l'impegno dell'Ue ad andare avanti nel partenariato di lunga data con la Somalia e di approfondire la cooperazione strategica. Il Consiglio si complimenta con il governo federale somalo per gli sforzi compiuti per portare il Paese alla stabilità e alla pace, per garantire la transizione verso la sicurezza in linea con i pertinenti mandati del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e per le riforme che vuole portare avanti.