Iran, due condannati a morte impiccati per aver bruciato il Corano

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Almeno 582 persone sono state giustiziate in Iran lo scorso anno, il numero più alto di esecuzioni nel Paese dal 2015 e ben al di sopra delle 333 registrate nel 2021

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In Iran sono state eseguite le condanne a morte per due persone ritenute colpevoli di avere insultato l'Islam. A renderlo noto è il sito della magistratura iraniana Mizan on-line, secondo cui Sadrollah Fazeli Zarei e Youssef Mehrdad, condannati per avere "insultato il profeta Maometto e...bruciato il Corano", sono stati impiccati in mattinata. Uno degli accusati, a marzo del 2021, aveva confessato di avere pubblicato sui suoi account social insulti all'Islam, aggiunge il sito della Magistratura della Repubblica islamica. I gruppi di difesa dei diritti umani in Iran definiscono queste confessioni “forzate” in quanto spesso vengono estorte sotto costrizione. Almeno 582 persone sono state giustiziate in Iran lo scorso anno, il numero più alto di esecuzioni nel Paese dal 2015 e ben al di sopra delle 333 registrate nel 2021, secondo un rapporto congiunto delle Ong Iran Human Rights (IHR) e Together Against the Death Penalty (ECPM).

 

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