Il 18enne siriano Mohammad ha incontrato il fratello Fadi, arrivato dall'Olanda, ai cancelli del porto di Kalamata. Nell'ennesima tragedia del mare hanno perso la vita finora 78 persone, ma si teme che i morti possano arrivare a 600
Un abbraccio commosso e avvolto dalle lacrime. È quello andato in scena ai cancelli del porto di Kalamata, in Grecia, tra il 18enne siriano Mohammad, sopravvissuto all'ultimo drammatico naufragio nel Peloponneso, e il fratello Fadi. Quest'ultimo è partito dall'Olanda per ricongiungersi al fratello, reduce da due anni trascorsi in Libia prima di imbarcarsi sulla nave che avrebbe dovuto aprirgli le porte dell'Europa.
Centinaia di possibili vittime
Fadi si è soffermato brevemente con i giornalisti sul posto, trattenendo a stento la commozione e ricostruendo gli spostamenti del fratello minore in questi ultimi due anni. Nel naufragio hanno perso la vita finora 78 persone, ma si teme, a detta dei soccorritori, che i morti possano arrivare a 600 una volta che saranno recuperati tutti i dispersi. Sul peschereccio, secondo i testimoni, anche un centinaio di bambini.