
Il naufragio a Pylos, nel sud del Peloponneso, è una delle peggiori tragedie: il bilancio rischia di registrare "fino a 600 morti", con le operazioni di ricerca e salvataggio dei dispersi che - dice l'agenzia greca Ana-Mpa - è proseguita tutta la notte senza successo. Ma da Lampedusa nel 2013 a Cutro nel febbraio 2023, le stragi sono diverse

Il naufragio a Pylos, nel sud del Peloponneso, è una delle peggiori tragedie di migranti nel Mediterraneo: il bilancio rischia di registrare "fino a 600 morti", molti dei quali probabilmente non saranno mai ritrovati. Le operazioni di ricerca e salvataggio dei dispersi, infatti, è andata avanti tutta la notte ma - dice l’agenzia greca Ana-Mpa - senza successo: non sono stati trovati altri. sopravvissuti. Ma da Lampedusa al Canale di Sicilia a Cutro, le stragi degli ultimi anni sono diverse
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PYLOS. A bordo del peschereccio che è affondato nel Mar Egeo, capovolgendosi a 47 miglia nautiche da Pylos, c’erano forse fino a 750 persone. Sono un centinaio quelle salvate, una settantina i corpi recuperati, ma per le centinaia di dispersi le speranze diminuiscono sempre più. Tra di loro ci sono anche molti bambini: ce n'erano “almeno 100 chiusi nella stiva", hanno raccontato i superstiti ai medici e ai volontari che li hanno aiutati
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LAMPEDUSA. Una delle stragi più gravi nel Mediterraneo è avvenuta nel 2013. Intorno alle 5 del mattino del 3 ottobre, un incendio è divampato su un barcone vicinissimo alla costa, di fronte all'Isola dei Conigli. Da quanto è stato ricostruito, i migranti a bordo dell'imbarcazione avevano incendiato una coperta per segnalare la propria presenza in mare ai soccorritori, senza immaginare che così avrebbero dato fuoco a tutto il mezzo
Lo speciale migranti
Presi dal panico, molti migranti si sono gettati in mare: alcuni sono annegati subito, altri sono riusciti a rimanere a galla in attesa dei soccorsi. Ma il bilancio delle vittime è stato pesantissimo: 368 morti, 155 sopravvissuti
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CANALE DI SICILIA. Non esiste un bilancio complessivo del naufragio del 18 aprile del 2015, passato alla storia come un’ecatombe. Un’imbarcazione si è capovolta quando si trovava a circa 110 miglia a sud di Lampedusa: a bordo c’erano tra le 700 e le 950 persone, i superstiti sono stati 28

Secondo le ricostruzioni, la Guardia Costiera ha ricevuto una richiesta di soccorso mentre il barcone si trovava a circa 110 miglia a sud di Lampedusa. Il primo ad arrivare per prestare aiuto è stato un peschereccio portoghese, allertato dal comando delle capitanerie di porto. I migranti, forse per l'ansia e il desiderio di essere portati in salvo il prima possibile, si sono spostati tutti dallo stesso lato dell’imbarcazione, che si è capovolta

CUTRO. Una delle tragedie più recenti è quella di Cutro, avvenuta nella notte tra il 25 e 26 febbraio 2023 a poche decine di metri dalla costa di Steccato di Cutro, in Calabria. Un caicco salpato dalla Turchia, con almeno 180 persone a bordo, è stato intercettato dall'agenzia Frontex, che ha lanciato una segnalazione al Centro di coordinamento internazionale

Dopo un cortocircuito nei soccorsi che ha causato dure polemiche e dopo circa sei ore dalla prima segnalazione, il caicco si è arenato su una secca. La forza dell'impatto e quella delle onde hanno fatto naufragare l’imbarcazione, provocando la morte di 94 persone
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