Papa Francesco al Gemelli, quadro clinico in progressivo miglioramento

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Il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni ha riferito che "il decorso post operatorio del Papa continua ad essere regolare e nella norma. Il Santo Padre è apiretico, i parametri emodinamici sono normali, ha sospeso le flebo e continuato ad alimentarsi con una dieta liquida"

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Papa Francesco migliora. Dopo una tranquilla seconda notte al Policlinico Gemelli per l'intervento all'intestino, nella serata di venerdì il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni ha riferito che "lo staff medico informa che il decorso post operatorio del Papa continua ad essere regolare e nella norma. Il Santo Padre è apiretico, i parametri emodinamici sono normali, ha sospeso le flebo e continuato ad alimentarsi con una dieta liquida. Il pomeriggio si è raccolto in preghiera e si è dedicato alle attività lavorative. In serata ha ricevuto l'Eucaristia". Bruni in mattinata aveva anche fatto sapere che il Papa aveva "riposato durante la notte" al Gemelli, prima di trascorrere gran parte della mattinata in poltrona. (CONDIZIONI DI SALUTE - LA LAPAROTOMIA - OCCLUSIONE INTESTINALE)

La situazione

Tra i tanti messaggi di vicinanza, il Pontefice è stato colpito dall’affetto della famiglia del piccolo Miguel Angel, battezzato da Papa Francesco lo scorso 31 marzo durante la visita nei reparti di oncologia pediatrica e neurochirurgia infantile dell’ospedale, che gli ha inviato un poster di auguri di pronta guarigione. Il Santo Padre ha voluto personalmente ringraziare la mamma con una breve telefonata”, ha fatto sapere ieri Bruni.

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Due infermieri lo assistono

Sono due gli infermieri che assistono il Pontefice. "Da italiani, da cittadini, viviamo legittimi momenti di apprensione per la salute del nostro Papa. E non possiamo che augurarci che, dopo il delicato intervento all’intestino, Bergoglio possa riprendere presto il suo posto in Vaticano, accanto a tutti i fedeli. Come sindacato delle professioni sanitarie, nel contempo, non possiamo fare a meno di ricordare che accanto a Papa Francesco, in questi momenti di delicata ripresa, e anche prima dell’intervento, ci sono due valenti infermieri, due professionisti di cui il Santo Padre non può fare a meno, di cui si fida, e che fanno parte della sua équipe sanitaria", così Antonio De Palma, presidente nazionale del sindacato Nursing Up in una nota. E ancora: "Saranno loro due in questi giorni di dura degenza a seguire il decorso post operatorio del Papa, a sostenerlo ed aiutarlo nelle prime fasi della mobilizzazione. E forse, saranno ancora loro a raccogliere anche le prime confidenze e certamente i primi lamenti di Bergoglio. Ci sembra di vivere, indirettamente, il loro impegno, la loro abnegazione: perché un infermiere, al di là del paziente speciale che è il nostro Papa, è tutto questo e ben altro ancora. Ed è capace di esserlo, ogni giorno, sia che si tratti di Papa Francesco, sia che si tratti della signora Maria". Infine: "L’assistenza a un paziente in condizioni così delicate non può essere soltanto il dar corso alla terapia ed a quelle pratiche professionali infermieristiche tipiche di una contingenza post operatoria. E la comunicazione assurge ad un ruolo indispensabile per sostenere la guarigione del Santo Padre, questo i due nostri infermieri, i primi che vede al suo risveglio, gli ultimi che vede prima di addormentarsi, lo sanno bene".

Dottori e infermieri dell'associazione SIMEU (Società italiana medicina di emergenza-urgenza) a piazza SS. Apostoli per denunciare la carenza di personale, Roma, 17 novembre 2021. 
ANSA/ MASSIMO PERCOSSI

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