Occlusione intestinale, cos'è: sintomi, cause e rimedi

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Condizione che può essere paretica, dovuta all’arresto della peristalsi per paralisi o malfunzionamento della muscolatura della parete dell’intestino, o meccanica, dovuta alla presenza di un ostacolo fisico all’interno del condotto dell’intestino o per compressione esterna

Papa Francesco sarà operato oggi per un'occlusione intestinale, una condizione patologica caratterizzata dall'arresto del progredire del contenuto intestinale. Condizione che può essere paretica (dovuta all’arresto della peristalsi per paralisi o malfunzionamento della muscolatura della parete dell’intestino) o meccanica, dovuta alla presenza di un ostacolo fisico all’interno del condotto dell’intestino o per compressione esterna. Sono diverse le cause dell’occlusione intestinale paretica: chirurgica addominale o pelvica; infezioni e peritoniti; traumi dell’addome; alcuni farmaci (oppiacei, neuroplegici, miorilassanti); malattie dei muscoli o del sistema nervoso. Invece, le cause dell’occlusione intestinale sono aderenze intestinali (spesso postoperatorie); atresie; calcoli biliari; corpi estranei; diverticolite; ernie; fecalomi; stenosi congenite; torsioni dell’intestino; tumori intestinali o extraintestinali; morbo di Crohn; laparoceli.

I sintomi

I sintomi dell’occlusione intestinale sono un dolore di tipo crampiforme e intermittente a livello addominale, nausea e vomito, alvo chiuso sia a feci che gas, disidratazione e squilibrio idro-elettrolitico dovuto al mancato riassorbimento dei succhi digestivi in assenza di trattamento. Inoltre l’occlusione può determinare una sofferenza ischemica con conseguente necrosi della porzione interessata dall’occlusione, con rischio di peritonite, perforazione della parete intestinale, setticemia e choc. Tra l'altro nelle occlusioni intestinali meccaniche complete si richiede un intervento di chirurgia maggiore per risolvere il blocco o eliminare le parti necrotiche dell’intestino. L’occlusione intestinale paretica, invece, va spesso una risoluzione spontanea nel giro di qualche giorno. Come detto, per Papa Francesco è previsto un intervento con un ricovero di almeno due giorni. L’intervento segue quello al colon del luglio 2021. Ieri il Papa era stato nell’ospedale per alcuni controlli, per poi tornare in Vaticano. Invece, lo scorso 29 marzo, Bergoglio era stato ricoverato nella struttura romana fino al 1° aprile in seguito a un’infezione respiratoria. La sala stampa della Santa Sede fa sapere che "il Santo Padre al termine dell’Udienza Generale si è recato presso il Policlinico Universitario A. Gemelli dove nel primo pomeriggio sarà sottoposto in anestesia generale ad un intervento chirurgico di Laparotomia e plastica della parete addominale con protesi". Secondo la Santa Sede "l’operazione, concertata nei giorni scorsi dall’equipe medica che assiste il Santo Padre, si è resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti. La degenza presso la struttura sanitaria durerà diversi giorni per permettere il normale decorso post operatorio e la piena ripresa funzionale".

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