
Hanno perso braccia, mani, dita. La guerra ha portato loro via un pezzo del corpo. Adesso, grazie a un progetto dell’Officina Ortopedica Maria Adelaide di Torino in collaborazione con il Superhumans Center di Leopoli, hanno ricevuto protesi bioniche. Tre militari e un civile rimasto ferito in un’esplosione possono tornare a una vita completa

Mykhaylo, Ruslan e Mykola sono arrivati in Italia con i segni evidenti della guerra sui loro corpi. Chi, in battaglia, ha perso un braccio, chi una mano, chi ancora alcune dita

Tra gli oltre 8.000 militari feriti, il 70.5% ha subito importanti ferite agli arti, il 5.2% ha subito amputazione, il 18% ne ha subita più di una

"Il nostro Paese intende dare il suo sostegno fornendo l'esperienza e le competenze dei centri di eccellenza italiani", ha detto l'ambasciatore italiano a Kiev Pier Francesco Zazo

Superhumans conta già sull'esperienza dell'Officina Ortopedica Maria Adelaide di Torino, che segue quattro pazienti con amputazioni agli arti superiori

"Abbiamo costruito arti bionici per loro", ha spiegato Roberto Ariagno, titolare dell'azienda. "Sono a Torino con i tecnici ortopedici ucraini per imparare e continuare poi il lavoro a Leopoli"