Il secondogenito di re Carlo III si trova oggi all'Alta corte di Londra per la testimonianza nella causa contro il gruppo editoriale del tabloid Mirror (Mgn). È un evento storico: è la prima volta, da oltre un secolo, che un membro della famiglia reale britannica si presenta in una corte di giustizia del Regno Unito
"La mia speranza è porre fine alla follia della stampa". Queste le parole del principe Harry durante la sua testimonianza all'Alta corte di Londra nella causa contro il gruppo editoriale del tabloid Mirror (Mgn). Il secondogenito di re Carlo III ha fatto questa affermazione nel corso del controesame condotto da Andrew Green. L’avvocato di Mgn gli ha infatti chiesto dei chiarimenti su una frase contenuta nella deposizione scritta - presentata al tribunale dal duca di Sussex - in cui accusava i giornalisti della stampa scandalistica di avere le dita sporche di sangue.
Harry: da media "atteggiamento vile"
Il principe ha denunciato l'"atteggiamento assolutamente vile" e l'ostilità contro di lui fin dalla sua nascita nonchè l'invasione della sua privacy subita per gran parte della vita. "Ogni articolo mi ha fatto soffrire", ha sottolineato il duca di Sussex riferendosi anche a quelli pubblicati quando era bambino o adolescente. Il legale di Mgn ha chiesto ad Harry perchè sia stato scelto solo un numero ridotto di articoli pubblicati su di lui, rispetto alle migliaia disponibili, nel periodo tra il 1996 e il 2010 per la causa contro il gruppo editoriale. "Perchè hanno mostrato gli elementi più evidenti di attività illecite intrusive", ha risposto Harry. L'avvocato Green ha poi cercato di mettere in discussione il senso di angoscia e turbamento causato dalle rivelazioni dei tabloid sul giovanissimo principe in quanto non le aveva lette sulla stampa. Secondo Harry quelle storie avevano avuto un effetto diretto sulla sua vita e sulle persone intorno a lui, a partire da sua madre, la principessa Diana, influenzando "la sua reazione nei miei confronti come suo figlio".
Critiche a stampa e governo
"A livello nazionale - ha denunciato a un certo punto della sua testimonianza - il nostro Paese viene giudicato globalmente dallo stato della sua stampa e del suo governo, e io credo che entrambi siano ora al punto più basso". "Una democrazia fallisce quando la sua stampa rinuncia a controllare e a chiamare i governi a rispondere del loro operato e sceglie invece di mettersi a letto assieme per garantire lo status quo", ha affermato ancora Harry, lasciando intendere di riferirsi all'esecutivo attuale, ma anche a quelli degli ultimi anni.
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Testimonianza storica
Quella di oggi è una storica testimonianza nella causa contro il Mirror Group Newspapers (Mgn), sulle presunte intercettazioni illegali ai danni del duca di Sussex nel periodo compreso fra il 1995 e il 2011. Per la prima volta da oltre un secolo, infatti, un membro della famiglia reale britannica, in questo caso il figlio del sovrano regnante, si è presentato per testimoniare in una corte di giustizia del Regno Unito.