Oppositore bielorusso: “Lukashenko in condizioni critiche”

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Lo ha riferito, su Twitter, l'oppositore Valery Tsepkalo, già candidato alla presidenza del Paese ed ex ambasciatore negli Stati Uniti. "Secondo le informazioni preliminari, soggette a ulteriori conferme, Lukashenko è stato trasportato d'urgenza al Moscow's Central Clinical Hospital dopo il suo incontro a porte chiuse con Putin”, si legge nel post. “Attualmente è ancora sotto assistenza medica", è stato aggiunto

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Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko graverebbe in condizioni di salute piuttosto critiche. A segnalarlo, su Twitter, è stato l'oppositore Valery Tsepkalo, già candidato alla presidenza del Paese ed ex ambasciatore negli Stati Uniti. "Secondo le informazioni preliminari, soggette a ulteriori conferme, Lukashenko è stato trasportato d'urgenza al Moscow's Central Clinical Hospital dopo il suo incontro a porte chiuse con Putin”, si legge nel post. “Attualmente è ancora sotto assistenza medica. I principali specialisti sono stati mobilitati per affrontare le sue condizioni critiche" ha specificato ancora Tsepkalo. (GUERRA IN UCRAINA - LIVEBLOG)

“Sottoposto a purificazione del sangue”

Lukashenko, viene segnalato ancora, “è stato sottoposto a procedure mediche che prevedono la purificazione del sangue. Per via delle sue condizioni, Lukashenko non può essere trasportato in un altro Paese. Gli sforzi messi in campo per salvare il dittatore bielorusso mirano a dissipare le speculazioni sul presunto coinvolgimento del Cremlino nel suo avvelenamento. Indipendentemente dal fatto che si riprenda o meno, i medici mettono in guardia sulla possibilità di ricadute”.

Le più recenti apparizioni in pubblico

"Ho avuto un adenovirus, non morirò, state tranquilli", aveva spiegato, il 23 maggio scorso, lo stesso presidente bielorusso, tentando di mettere fine alle voci su una sua presunta malattia. Fedele alleato del presidente russo Vladimir Putin, Lukashenko era riapparso in pubblico il 15 maggio dopo un'assenza di circa una settimana e dopo non aver presenziato alla cerimonia del giorno della bandiera, per la prima volta da quando ha assunto la più alta carica dello Stato bielorusso. Era stato visto con una vistosa fascia al braccio e questo non aveva sciolto i dubbi di chi lo credeva gravemente malato o di chi riteneva fosse stato avvelenato, proprio dal Cremlino. Ipotesi, questa, poi emersa anche nelle parole di Tsepkalo.

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