Sarebbe questo il messaggio che Li Hui, inviato cinese per l'Ucraina, avrebbe recapitato all'Europa nel corso della sua visita di questi giorni. Attacco all'ospedale di Dnipro: due morti e 30 feriti, tra cui due bambini di tre e sei anni. Zelensky: "Crimine contro l'umanità". Le forze armate ucraine hanno attaccato Mariupol con missili a lungo raggio: lo scrive l'agenzia statale russa Tass
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Zelenska: "cinismo terribile nel colpire ospedale, attacco terroristico"
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Li Hui a Mosca, ultima tappa del tour diplomatico
Li Hui, l'inviato speciale di Pechino sulla crisi ucraina, è oggi a Mosca, ultima tappa del suo primo, lungo tour diplomatico per trovare una soluzione politica al conflitto tra Russia e Ucraina. Nominato il mese scorso dal presidente cinese Xi Jinping all'indomani del colloquio telefonico avuto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Li è stato già a Kiev, Varsavia, Parigi e Berlino, per sondare il terreno e promuovere la formula di Pechino per la pace. Negli incontri avuti finora, Li ha ribadito la proposta in dodici punti per la soluzione politica del conflitto avanzata dalla Cina il 24 febbraio scorso, primo anniversario dall'invasione dell'Ucraina da parte dei soldati di Mosca, accolta con scetticismo in Occidente. La missione diplomatica del rappresentante speciale per gli Affari Eurasiatici di Pechino è sembrata cominciare in salita, con la prima tappa a Kiev, dove il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha richiamato l'inviato cinese al rispetto della sovranità nazionale. La Cina, invece, è la posizione avanzata da Li Hui, vuole trovare il "massimo comune denominatore per la risoluzione della crisi ucraina e adoperarsi per il cessate il fuoco". A Varsavia, il rappresentante cinese ha ribadito l'impegno a favore dei colloqui di pace, durante l'incontro con il vice ministro degli Esteri polacco, Wojciech Gerwel. Sulla base del documento formulato da Pechino per la soluzione politica del conflitto, ha detto l'inviato cinese, "la Cina è disposta a rafforzare il dialogo con tutte le parti" per "accumulare gradualmente consenso e gettare solide basi per il cessate il fuoco".
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C'è stato un aumento delle navi che "si sono oscurate" nel Mar Caspio nell'autunno del 2022, più o meno nello stesso periodo in cui la Russia ha iniziato a utilizzare in modo massiccio i droni Shahed per attacchi in tutta l'Ucraina. Molto spesso, le navi hanno interrotto il tracciamento durante l'avvicinamento al porto iraniano di Amirabad e al porto russo di Astrakhan.
I funzionari statunitensi hanno commentato che è impossibile intercettare questi rifornimenti, poiché ciò richiederebbe l'assistenza di altri paesi, come l'Azerbaigian, il Turkmenistan e il Kazakistan, che si affacciano sul Mar Caspio e che non vogliono o non possono intervenire. "Non vi è alcun rischio per le esportazioni iraniane nel Mar Caspio a causa dei paesi confinanti: non hanno la capacità o il motivo per interdire questo tipo di scambi", ha affermato Martin Kelly, analista capo dell'intelligence presso la società di sicurezza EOS Risk Group. È un "ambiente perfetto per questo commercio senza opposizione", ha aggiunto Kelly.
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Sono state inoltre imposte sanzioni individuali a una serie di funzionari governativi e pubblici ministeri delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk (DPR e LPR) e delle regioni di Zaporozhzhia e Kherson. Tra le aziende colpite dalle sanzioni ci sono il Centro di ricerca statale russo SCRI Electropribor, il produttore di droni ENICS, l'Istituto centrale di ricerca Burevestnik, l'Istituto centrale di ricerca e sviluppo Tsiklon, Elektronstandart, Ural Works of Civil Aviation e altre imprese.
Inoltre, il Giappone sta imponendo restrizioni all'esportazione a 80 società russe. Tra le aziende colpite dalle sanzioni ci sono l'operatore di telefonia mobile russo MegaFon, il Servizio federale di cooperazione tecnico-militare, la Fondazione russa per progetti di ricerca avanzata nell'industria della difesa, l'ufficio di progettazione NPO Lavochkin, il produttore di camion Kamaz, la Fondazione Skolkovo e l'Istituto Skolkovo di Scienza e Tecnologia. Complessivamente, 437 aziende e organizzazioni russe sono ora soggette a restrizioni all'esportazione nel Paese. Le sanzioni anti-russe del Giappone colpiscono ora circa 1.000 persone e circa 100 organizzazioni russe. Il paese ha congelato i beni di Otkrytiye bank, Novikombank, Sovkombank, VTB bank, Rossiya bank, Promsvyazbank e VEB.RF.
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Yermak: "Piano Zelensky base per pace, l'ideale colloqui a luglio"
In questo momento, ha aggiunto, ''ci si chiede dove e quando tenere il vertice per la pace. Naturalmente, noi vogliamo che si tenga il prima possibile. Luglio sarebbe l'ideale'' e ''attualmente sono in corso consultazioni in merito. E' molto importante che questo sia un vertice a cui parteciperanno i leader del Sud del mondo''. Yermak ha detto di ritenere che ''siamo molto vicini all'esito positivo di queste consultazioni. Ci aspettiamo un gran numero di partecipanti al summit''.
Kiev: "Serve un vertice per la pace, l'ideale a luglio"
Tajani: "Favorevoli a ogni iniziativa di pace purché non sia sconfitta di Kiev"
Tutte le iniziative di pace vanno sostenute, ha aggiunto citando per esempio anche quella promossa dal Sudafrica, ha spiegato, anticipando un colloquio nelle prossime ore con il ministro degli Esteri di quel Paese. "Siamo favorevoli a tutte le iniziative di pace purché poi la pace non sia la sconfitta dell'Ucraina ma scritta nel rispetto del diritto internazionale, cioè con l'indipendenza e la libertà di un Paese che è stato invaso".