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Caso Vinicius, "spento" il Cristo redentore a Rio de Janeiro

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©Getty

Il ministero degli Esteri ha chiamato la sede dell'ambasciata spagnola a Brasilia esprimendo la propria "insoddisfazione" all'ambasciatrice. Intanto, tre persone sono state arrestate per gli insulti razzisti

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Non si placano le polemiche in Brasile per quanto accaduto a Vinicius, attaccante del Real Madrid, vittima di razzismo domenica 21 maggio allo stadio Mestalla nella gara persa dai Blancos contro il Valencia. Il brasiliano aveva fatto fermare il match per 10’ dopo aver sentito un insulto razzista proveniente dalla tribuna. Da lì il riconoscimento del tifoso e la chiara richiesta di farlo allontanare dallo stadio. Quindi la lunga trattativa con l’arbitro De Burgos e Carlo Ancelotti, che ha cercato di calmare il proprio giocatore, il quale non aveva più intenzione di giocare. Il ministero degli Esteri brasiliano ha chiamato la sede dell'ambasciata spagnola a Brasilia esprimendo la propria "insoddisfazione" all'ambasciatrice, Maria del Mar Fernández-Palacios, che attualmente si trova all'estero. Lo ha riferito all'Ansa una fonte diplomatica. Intanto, la polizia spagnola ha annunciato l'arresto a Valencia di tre persone sospettate di aver pronunciato gli insulti razzisti durante il match. (IL CASO LUKAKU IN ITALIA)

The Christ the Redeemer statue is seen without illumination to condemn racist acts against Brazilian footballer Vinicius Junior in Rio de Janeiro, Brazil, on May 22, 2023. The world-famous landmark had its illumination turned off for one hour in solidarity with Real Madrid's player Vinicius Junior, who was the target of persistent racist abuse during his team's 1-0 defeat to Valencia at the Mestalla Stadium in Spain's La Liga on May 21, 2023. The act was described "as a symbol of the collective struggle against racism and in solidarity with the player and all those who suffer prejudice around the world." (Photo by CARLOS FABAL / AFP) (Photo by CARLOS FABAL/AFP via Getty Images)
1257370110 - ©Getty

Le polemiche

Successivamente, la segretaria generale degli Affari Esteri, ambasciatrice Maria Laura da Rocha, ha dichiarato a Brasilia che è "scioccante la persistenza dei crimini commessi contro l'atleta brasiliano, contro tutti gli afro-discendenti e contro l'umanità nel suo insieme, a ogni atto razzista lanciato contro il giocatore". La notte scorsa, in solidarietà con Vinicius, il famoso monumento del Cristo Redentore, sulla collina del Corcovado a Rio de Janeiro, è apparso eccezionalmente senza illuminazione. "Nero e imponente. Così è il Cristo Redentore. Un'azione di solidarietà che mi commuove. Ma voglio, soprattutto, ispirare e portare più luce alla nostra lotta", ha commentato Vinicius sui soci. Inoltre, tanti sono i messaggi di solidarietà per Vinicius e già domenica Ancelotti si era sfogato nel post partita: "Non voglio parlare di calcio - le sue prime parole - voglio parlare di quello che è successo, penso sia più importante della nostra sconfitta, non trovate? Sono molto calmo, ma quello che è successo oggi non dovrebbe succedere. Che uno stadio gridi 'scimmia' a un giocatore e che un allenatore pensi di toglierlo per quello. C’è qualcosa che non va in questo campionato. Vinicius non voleva continuare, ma gli ho detto che non mi sembrava giusto perché non era colpa sua, non era lui il colpevole. Detto questo, abbiamo un problema, cioè non ce l’ho io, ma ce l’ha la Liga. È stato lo stadio intero, non solo una persona, come in altre occasioni. In questi casi si deve fermare la partita e lo avrei detto anche se avessimo vinto 3-0".

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Lo sfogo dell'attaccante

Vinicius si è sfogato sui social: "Ogni partita fuori casa è una spiacevole sorpresa. E ce ne sono state molte in questa stagione", ha scritto postando un video in cui si vedono e si sentono gli insulti razzisti ricevuti in diversi stadi spagnoli. E ancora: "Mi hanno augurato la morte, esposto una bambola impiccata, tante urla criminali. Tutto registrato. Ma il discorso cade sempre su 'casi isolati', 'si tratta di un tifoso'. No, non sono casi isolati. Sono episodi continui in diverse città della Spagna (e anche in un programma televisivo). Le prove sono lì nel video. Ora mi chiedo: quanti di questi razzisti hanno avuto il loro nomi o le loro foto pubblicate su siti web? Rispondo per semplificare: zero. Nessuno, neppure per raccontare una storia triste o per fare quelle finte scuse pubbliche". 

Il campione poi conclude: "Cosa manca per criminalizzare queste persone? E punire i club in modo sportivo? Perché gli sponsor non fanno pagare la Liga? Le televisioni non si preoccupano di trasmettere questa barbarie ogni fine settimana? Il problema è molto serio e i comunicati non funzionano più. Nemmeno incolpare me per giustificare atti criminali. Non è calcio, è disumano".-

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epa10644478 Real Madrid's striker Vinicius Junior (C) reacts after receiving a red card during the Spanish LaLiga soccer match between Valencia CF and Real Madrid in Valencia, Spain, 21 May 2023.  EPA/Kai FORSTERLING
SPAIN SOCCER - ©Ansa

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