Vinicius vittima di insulti razzisti durante Valencia-Real Madrid: cosa è successo

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Il giocatore, nel match tra Valencia e Real, dopo ripetuti insulti subiti, ha indicato un tifoso in tribuna e ne ha preteso l’allontanamento. La gara è stata sospesa, poi il gioco è ripreso. Nel finale il calciatore è stato espulso per un fallo su Duro, ed è uscito tra gli insulti. "La Liga che fu di CR7 e Messi ora è dei razzisti", ha scritto su Instagram. Ancelotti: "Urlavano tutti scimmia". E dal Real denuncia per "crimini odio". Tebas: Vinicius "ci accusa e poi non si presenta agli incontri"

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"Il premio che i razzisti hanno guadagnato è stata la mia espulsione! Non è calcio, è la Liga". Con questo messaggio sui social, Vinicius Junior, dopo gli episodi di cui è stato protagonista a Valencia, denuncia ancora una volta quella che, a suo dire, è la mancata protezione nei suoi confronti da parte della Liga. L’episodio sotto la lente di ingrandimento è quello al Mestalla, di ieri, nel match tra Valencia e Real (vinto dai padroni di casa). Dopo ripetuti insulti razzisti subiti, Vinicius ha indicato un tifoso in tribuna e ne ha preteso l’allontanamento. La gara è stata sospesa, con Vinicius che minacciava di non tornare in campo. Dopo 10 minuti di “trattative” e annunci dello speaker, il gioco è ripreso. Nel finale Vinicius, espulso per un fallo su Duro, è uscito tra gli insulti. Dall'ondata di solidarietà al 22enne attaccante brasiliano delle 'merengues' si è dissociato il presidente della Liga, Javier Tebas, che ha detto: "Poiché quelli che dovrebbero spiegarti cosa può e cosa non può fare la Liga nei casi di razzismo non lo fanno, abbiamo cercato di spiegartelo noi, ma non ti sei presentato a nessuna delle due date concordate che tu stesso avevi sollecitato".

Ancelotti: "Mai visto prima un intero stadio razzista"

Carlo Ancelotti è intervenuto sulla questione: “Non avevo mai visto e sentito prima - le sue parole - un intero stadio essere razzista e gridare 'scimmia' 'scimmia' a un calciatore". "Durante la partita ho parlato con Vinicius - ha detto ancora Ancelotti - perché c'era un ambiente pesante, molto negativo, e gli ho chiesto se volesse rimanere in campo. Ma io non volevo sostituirlo a causa del razzismo, non mi era mai capitato, è inaccettabile. Così non va, la Liga spagnola ha un problema, che non è Vinicius, lui è la vittima. Che si può fare? Io so che così non si può giocare al calcio, e direi la stessa cosa anche se avessimo vinto. È troppo grave, insultano per tutto il tempo Vinicius e alla fine il cartellino rosso lo mostrano a lui. Sono molto triste, questo è un campionato con grandi squadre ma c'è qualcosa da sradicare, siamo nel 2023. L'unico modo è fermare la partita, è vero che c'è un protocollo ma in casi come questo bisogna proprio andare a casa”. Il Real Madrid è poi passato dalle parole ai fatti e ha presentato una denuncia alla Procura generale dello Stato per "crimini di

odio" in relazione agli insulti razzisti di cui è regolarmente vittima Vinicius quando gioca fuori casa.

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Il comunicato del Valencia

In serata è arrivato anche un comunicato ufficiale del Valencia - vincitore del match - sulla vicenda: “Il Valencia desidera condannare pubblicamente qualsiasi tipo di insulto. Il Club riafferma pubblicamente la sua posizione contro la violenza fisica e verbale negli stadi e si rammarica per gli eventi accaduti contro il Real. Sebbene si tratti di un episodio isolato, gli insulti a qualsiasi giocatore della squadra rivale non hanno posto nel calcio e non si adattano ai valori e all'identità del Valencia. Il Club sta indagando sull'accaduto e prenderà i provvedimenti più severi”.

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Lula: "Servono misure serie contro il razzismo"

E non sono mancate anche altre reazioni. Il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, e altre autorità brasiliane hanno infatti reagito all'ennesimo caso di razzismo. Al G7 di Hiroshima, Lula ha iniziato la sua conferenza stampa con una manifestazione di solidarietà nei confronti dell'attaccante del Real Madrid. "Non è possibile che a quasi metà del 21° secolo esista ancora il pregiudizio razziale che prende forza in diversi stadi di calcio in Europa", ha detto Lula. "Penso sia importante che la Fifa, la Liga spagnola e le leghe di altri Paesi prendano misure serie perché non possiamo permettere che il fascismo e il razzismo prendano piede dentro gli stadi di calcio", ha aggiunto. Anche la ministra dello Sport, Ana Moser, e il ministro della Giustizia, Flávio Dino, hanno usato i social per esprimere solidarietà al giocatore e condannare il gesto da lui subito. Il ministero dell'Uguaglianza razziale a sua volta ha dichiarato che invierà una denuncia formale alle autorità spagnole e alla Liga, mentre il ministro per Diritti umani e Cittadinanza, Sílvio Almeida, ha condannato l'atteggiamento del presidente della Liga, Javier Tebas, e invocato una maggiore reazione da parte delle istituzioni spagnole. 

Infantino: "Applicare le regole"

"Piena solidarietà a Vinicius. Non c'è posto per il razzismo nel calcio o nella società e la Fifa è al fianco di tutti i giocatori che si sono trovati in una situazione simile. I fatti accaduti durante la partita tra Valencia e Real Madrid dimostrano che questo deve essere il caso", ha invece commentato il presidente della Fifa Gianni Infantino dopo gli insulti razzisti a giocatore del Real Madrid Vinicius nel match di ieri a Valencia. "Per questo motivo - aggiunge - nelle competizioni Fifa esiste un processo in tre fasi, raccomandato a tutti i livelli del calcio. In primo luogo, si interrompe la partita e lo si annuncia. In secondo luogo, i giocatori lasciano il campo e l'altoparlante annuncia che se gli attacchi continuano, la partita sarà sospesa. La partita riprende e poi, terzo, se gli attacchi continuano, la partita si ferma e i tre punti vanno all'avversario. Queste sono le regole che dovrebbero essere applicate in tutti i Paesi e in tutti i campionati". 

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