Migranti, capo partito Macron: "Meloni disumana". La premier: "Ci usano per conti interni"
MondoA gettare benzina sul fuoco stavolta è Stéphane Séjourné, segretario di Renaissance. "L'estrema destra francese prende per modello l'estrema destra italiana. Si deve denunciare la loro incompetenza e la loro impotenza. Meloni fa tanta demagogia sull'immigrazione clandestina", ha detto, citato da Le Figaro. Meloni: "Credo che si utilizzi la politica degli altri governi per regolare i conti interni". Critiche anche dalla Spagna
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Non sembra esserci alcuna distensione in vista nei rapporti tra Francia e Italia, almeno sulla questione migranti. A buttare benzina sul fuoco questa volta è il capo di Renaissance, il partito del presidente Macron, Stéphane Séjourné. "L'estrema destra francese prende per modello l'estrema destra italiana. Si deve denunciare la loro incompetenza e la loro impotenza. Meloni fa tanta demagogia sull'immigrazione clandestina: la sua politica è ingiusta, disumana e inefficace", ha detto Séjourné, citato da Le Figaro. Il governo italiano condanna ancora una volta gli attacchi che arrivano da Parigi. "Io credo che si utilizzi la politica degli altri governi per regolare i conti interni. Non mi sembra una cosa ideale sul piano della politica e del galateo, però ognuno fa le scelte che vuole fare", ha replicato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "Toni inaccettabili e offensivi. La Francia non può dare lezioni a nessuno. Portino rispetto al governo italiano", ha scritto su Twitter il leader della Lega e vicepremier, Matteo Salvini (LO SPECIALE MIGRANTI). Critiche sono arrivate anche dalla Spagna con la ministra del Lavoro, Yolanda Diaz, che ha contestato le misure sul lavoro dell'esecutivo di Roma.
Meloni: "In Francia hanno un problema di consenso interno"
"Evidentemente c'è qualche problema che devono risolvere. Ma non credo sia un problema che hanno con noi. Evidentemente c'è qualche problema di tenuta del consenso che bisogna affrontare, ma è un problema interno. Non mi ci voglio infilare, capisco le difficoltà", ha detto ancora Meloni. A chi le domandava se avesse mandato un messaggio al presidente francese Emmanuel Macron, la premier ha risposto: "No, no, a me interessa quello che dicono gli italiani del lavoro che faccio".
"Attaccare Meloni per mettere in difficoltà Le Pen"
La testata francese - nell'articolo titolato Nonostante le loro differenze, Meloni agitata come uno spauracchio anti-Le Pen dal governo - sottolinea come le stoccate alla premier che arrivano da Parigi abbiano l’obiettivo di "mettere in difficoltà Marine Le Pen", spesso accostata alle posizioni della destra italiana. "A rischio di irritare un vicino della Francia, il campo di Macron si serve della dirigente nazionalista dell'Italia come di un nuovo spauracchio anti Rassemblement National (Rn). Utile, a un anno dalle elezioni europee del 2024, in vista delle quali gli alleati del capo dello Stato immaginano di rilanciare il duello fra un blocco di centro e un blocco nazionalista”, scrive Le Figaro.
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I numeri dello scontro
Nel reportage da Mentone, al confine tra Italia e Francia, che accompagna le riflessioni politiche, Le Figaro sottolinea come in Italia siano arrivati 42mila migranti dall'inizio dell'anno, contro i poco più di 10mila del 2022. "Questo afflusso record è fonte di forti tensioni tra la Francia e l'Italia”, sfociate la settimana scorsa in una crisi diplomatica, quando il ministro dell’Interno Gérald Darmanin aveva definito Meloni “incapace di risolvere i problemi migratori”. Poi, la testata riprende il bilancio stilato il 4 maggio dalla prefettura delle Alpi Marittime, secondo cui “9.737 stranieri in situazione irregolare sono stati oggetto di una procedura di non ammissione"e che quindi "sono stati consegnati direttamente alle autorità italiane dopo essere stati fermati”. I numeri sono più alti dello scorso anno: un terzo in più. “Altri 2.870 stranieri sono stati fermati nel resto del dipartimento, al di fuori della zona frontaliera. È il 70% in più rispetto allo stesso periodo del 2022”, scrive Le Figaro. Nel reportage viene anche descritto il dispositivo francese per frenare l'afflusso di migranti in Francia: "Una dozzina di camionette delle forze mobili sono allineate davanti al posto di frontiera, prova che i rinforzi promessi dal governo sono arrivati", per un totale di "400 uomini, contando i riservisti e i militari della forza Sentinelle".