Giorgia Meloni oggi a Praga per discutere di migranti, energia e Ucraina

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La premier ha incontrato il presidente della Repubblica Ceca Pietr Fiala che ha dichiarato: "Lottiamo con l'Italia contro i trafficanti di esseri umani", così Meloni: "Grazie alla Repubblica Ceca per l'aiuto ai profughi ucraini"

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Relazioni economiche tra i due paesi, migranti, energia e governance economica sono i temi al centro dell'incontro di oggi a Praga tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il primo ministro Petr Fiala. A seguire la premier incontrerà anche il presidente della Repubblica Ceca, Petr Pavel, con il quale affronterà temi internazionali come la guerra in Ucraina e il prossimo vertice Nato.

I rapporti tra l'Italia e la Repubblica Ceca

Nel 2022 l'interscambio tra i due Paesi, secondo i dati forniti da palazzo Chigi, ha raggiunto il valore record di 17,2 miliardi di euro (+18,2% rispetto al 2021). In Repubblica Ceca si registra una consolidata presenza imprenditoriale italiana con oltre 3000 imprese, di cui molte con attività produttive. Il livello dei nostri Investimenti Diretti Esteri (IDE) nel 2020 ha raggiunto i 4,3 miliardi di euro.

Un momento dell'incontro del Governo guidato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con la delegazione del Partito Democratico guidata dalla segretaria del Pd Elly Schlein, sulle riforme costituzionali, a Palazzo Montecitorio, Roma, 9 Maggio 2023. ANSA/Filippo Attili - Ufficio stampa Palazzo Chigi + PRESS OFFICE, HANDOUT PHOTO, NO SALES, EDITORIAL USE ONLY + NPK

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I temi degli incontri

Sul tema della migrazione l'Italia confida nel sostegno di Praga per cambiare paradigma in Consiglio Europeo, in particolare rispetto alla protezione dei confini esterni dell'UE e una cooperazione efficace dell'UE con i Paesi di origine e di transito. L'incontro consentirà anche di evidenziare l'opportunità che la riforma del Patto di Stabilità e di Crescita venga negoziata entro la fine di quest'anno, si apprende ancora. Sul tema energia, obiettivo di entrambe le Nazioni è di prevedere una strategia comune per incrementare la sicurezza energetica europea salvaguardandone la competitività. L'incontro con il Presidente Pavel infine, sarà un'occasione per ribadire il pieno sostegno all'Ucraina da parte di entrambi i Paesi.

Italy's Prime Minister Giorgia Meloni releases a media statement at the end of a bilateral meeting  with Austria's Chancellor Karl Nehammer at Chigi Palace in Rome, Italy, 02 May 2023. Nehammer is in Italy on an official visit. ANSA/FABIO FRUSTACI

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Petr Fiala e Giorgia Meloni
Petr Fiala e Giorgia Meloni - ©Ansa

Fiala: "Italia partner strategico"

"Una lotta più attiva e decisa contro i trafficanti di esseri umani", si auspica il premier ceco Pietr Fiala dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni. "L'Italia ha proposte serie e concrete da portare in Europa e ha il nostro appoggio" continua Fiala. Poi sul rapporto tra i paesi: "Con uno scambio commerciale che l'anno scorso valeva 18 miliardi di euro, l'Italia per noi è un partner strategico. Repubblica Ceca e Italia condividono inoltre la proccupazione per la direttiva euro 7, che mette fuori gioco i motori diesel e benzina. È una preoccupazione per la nostra industria - ha detto il premier ceco Pietr Fiala - e per quella dell'Italia. E insieme all'Italia portiamo le nostre istanze in sede Ue".

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con Emmanuel Macron al vertice Ue-Balcani occidentali a Tirana, 6 dicembre 2022. ANSA/FILIPPO ATTILI/US PALAZZO CHIGI +++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++ NPK +++

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Meloni: "Ringrazio Fiala per impegno con profughi ucraini"

"Ci troviamo d'accordo sulla flessibilità necessaria dei fondi esistenti, per non creare disparità nel mercato unico, nel momento in cui altre nazioni chiedono l'allentamento della norma sugli aiuti di Stato. E su una transizione verde che deve essere economicamente e socialmente sostenibile, non deve essere mossa da intenti utopici o ideologici, ma deve essere pragmatica". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni congiunte con il primo ministro della Repubblica Ceca, Petr Fiala, a Praga. "Siamo entrambe nazioni che difendono la neutralità tecnologica, crediamo negli obiettivi della transizione verde, ci impegniamo a raggiungerli ma - ha aggiunto la premier - vogliamo essere liberi di lavorare su tutte le tecnologie che possono consentirci di raggiungere quei risultati. È un lavoro che abbiamo fatto insieme sull'industria automobilistica, una battaglia che portiamo avanti".  Poi sull'Ucraina: "Abbiamo in modo fermo e determinato sostenuto il popolo ucraino e la causa ucraina. E abbiamo confermato il sostegno all'Ucraina a 360 gradi fin quando sarà necessario, ma abbiamo parlato anche di ricostruzione, a conferma che scommettiamo sul futuro di pace e libertà e sul futuro europeo dell'Ucraina. Ringrazio Fiala per l'impegno per i profughi ucraini: 500mila persone sono ospitate qui, la Repubblica Ceca se ne sta prendendo cura dall'inizio del conflitto".

"Francia? Hanno evidenti problemi di consenso"

Sulle recenti polemiche con la Francia Meloni risponde così: "Evidentemente c'è qualche problema che devono risolvere. Ma non credo sia un problema che hanno con noi. Evidentemente c'è qualche problema di tenuta del consenso che bisogna affrontare, ma è un problema interno. Non mi ci voglio infilare, capisco le difficoltà". In materia di migranti la premier ha dichiarato: "Portare avanti una cooperazione non predatoria con i Paesi africani diventa anche lo strumento più serio per affrontare la crisi migratoria che stiamo vivendo. Il primo ministro Fiala, che è intelligente e lungimirante, capisce come ormai sia inevitabile affrontare la questione a livello europeo, e prima che investa il territorio europeo. Perché altrimenti è inevitabile che continueremo a discutere tra noi su un problema che in ogni caso rimane in Europa. Il modo più serio per risolvere questo problema, come ho posto in Consiglio europeo, è spostarsi sull'attenzione della difesa della dimensione esterna, lavorare a una seria politica di rimpatri e lavorare insieme alle nazioni di provenienza e di transito dei migranti irregolari, per garantire un diritto che non abbiamo sempre garantito: il diritto a non essere costretti a scappare dalla propria terra per trovare condizioni di vita più favorevoli - ha aggiunto -. Questo necessita azioni concrete da parte della Commissione europea, e ci aspettiamo che vengano portate avanti prima del prossimo Consiglio europeo che si occuperà di questa materia".

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