Era stato condannato a morte dalla Corte Suprema con l'accusa di aver progettato e condotto operazioni terroristiche nella provincia del Khuzestan
Farajollah Habib Chaab, dissidente iraniano-svedese, è stato giustiziato stamattina in Iran con l'accusa di aver progettato e condotto operazioni terroristiche nella provincia del Khuzestan, secondo quanto ha riferito l'agenzia Irna. Tra i fatti contestati c'è anche un attentato del 2018 durante una parata militare annuale ad Ahvaz in cui sono morte oltre 20 persone. Secondo le accuse ha fondato e guidato il gruppo Harakat-al-Nezal o "Movimento di lotta araba per la liberazione di Ahwaz"
La condanna
Farajollah Habib Chaab, è stato rapito nell'ottobre 2020 da agenti dell'intelligence iraniana durante la sua visita in Turchia ed è stato introdotto clandestinamente in Iran. Un mese dopo la sua scomparsa, è stato mostrato in un video sulla tv di stato, in cui ha "ammesso" la responsabilità di attacchi terroristici e la collaborazione con i servizi di intelligence sauditi. Il 21 marzo la Corte Suprema iraniana ne ha confermato la condanna a morte.
La reazione dell’Unione europea
La presidente di turno dell’Unione europea, rappresentata dalla Svezia, ha condannato l’esecuzione di Habib Chaab. “La pena di morte è una punizione inumana e irreversibile e la Svezia, assieme al resto dell’Ue, condanna la sua applicazione in qualsiasi circostanza”, si legge in un post su Twitter scritto da Tobias Billstrom, il ministro degli Esteri svedese.