La nave requisita dalla Marina del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica è la Advantage Sweet, battente bandiera delle Isole Marshall. "Il governo iraniano dovrebbe rilasciare immediatamente la petroliera", ha affermato la Quinta Flotta Usa con sede in Bahrain
Le Guardie della rivoluzione islamica iraniana hanno sequestrato oggi una petroliera nel Golfo di Oman, lo ha reso noto la marina degli Stati Uniti, chiedendone l'immediato rilascio. "La petroliera Advantage Sweet, battente bandiera delle Isole Marshall, è stata sequestrata dalla marina del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica iraniana mentre transitava in acque internazionali nel Golfo di Oman", ha dichiarato in una nota la Quinta flotta statunitense con sede in Bahrain.
Il sequestro della Advantage Sweet
L'esercito iraniano ha reso noto che due marinai iraniani sono dati per dispersi e molti altri feriti dopo una collisione nel Golfo, che ha coinvolto la petroliera, che è stata successivamente sequestrata dalla marina iraniana. "In seguito alla collisione di una nave sconosciuta con una nave iraniana nelle acque del Golfo Persico, due membri dell'equipaggio della nave risultano dispersi e molti altri sono rimasti feriti", ha affermato l'esercito in un comunicato. "La nave sconosciuta, agendo in violazione delle norme internazionali, invece di aiutare la nave e i feriti, ha tentato di fuggire dal Golfo Persico", ha aggiunto l'esercito. "In questa operazione, il cacciatorpediniere Binder della marina dell'esercito, per ordine del tribunale, ha sequestrato la nave" battente bandiera delle Isole Marshall, si legge nel comunicato.
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La marina Usa: “Rilasciare subito la petroliera”
La marina degli Stati Uniti aveva affermato che le forze navali iraniane avevano sequestrato la petroliera Advantage Sweet mentre "stava transitando in acque internazionali" nel Golfo di Oman. "Il governo iraniano dovrebbe rilasciare immediatamente la petroliera", ha aggiunto la Quinta Flotta Usa con sede in Bahrain, denunciando "le continue molestie nei confronti delle navi da parte dell'Iran e l'interferenza con i diritti di navigazione nelle acque regionali".