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Guerra Ucraina Russia, tensione Berlino-Mosca sui diplomatici. Attacco su Kharkiv

©Ansa

Il ministero degli Esteri della Russia annuncia una risposta "simmetrica" e osserva che i tedeschi stanno distruggendo l'intero spettro delle relazioni tra i due Paesi. Nella serata l'esercito russo ha bombardato Kharkiv e la regione circostante utilizzando missili S-300. Lo riferisce l'amministrazione locale su Telegram citata da Ukrinform

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Kiev, 'ci servono 10 volte gli aiuti militari che riceviamo'

"Siamo grati ai nostri alleati per il loro aiuto militare. Ma non è abbastanza. L'Ucraina ha bisogno di 10 volte di più per porre fine all'aggressione russa quest'anno. Pertanto invitiamo i nostri partner a superare tutte le linee rosse artificiali e a destinare l'1% del Pil per le armi all'Ucraina". Lo ha scritto su Twitter il viceministro degli Esteri ucraino Andrij Melnyk. 
- di Redazione Sky TG24

Ucraina, le strade di Kiev cancellano i nomi russi: ecco come cambiano

Le denominazioni che facevano riferimento alla Russia stanno scomparendo, e sono quasi 500 le vie ad aver cambiato intitolazione dal 2014 a oggi, molte di queste dal 2022. Ecco quali sono i nuovi nomi nella capitale ucraina. Le informazioni contenute in questo articolo sono state pubblicate sul sito dello European Data Journalism Network

- di Redazione Sky TG24

Museo Kiev espone oggetti recuperati nei territori liberati

In mostra al Museo nazionale di storia ucraina di Kiev gli oggetti recuperati nei territori liberati dall'occupazione russa. L'idea è nata dalla mente di Oleksandr Lukianov, ricercatore del museo, che con un gruppo di colleghi cerca di far comprendere attraverso i cimeli di guerra la tragicità di questo periodo, ma anche di dare valore alla collezione del museo.
All'inizio del conflitto, la squadra di recupero ha cercato di salvaguardare il museo, smantellando le mostre precedenti, inviando alcuni oggetti in luoghi più sicuri nella parte occidentale del Paese e conservandone altri nel seminterrato, per evitare che potessero essere distrutti dai russi. Le gallerie del museo, che ospitavano oltre 20.000 oggetti, sono rimaste vuote per un certo periodo. "Pensavo che non sarebbe mai cambiata la situazione", ha detto Lukianov al quotidiano britannico Guardian. 
Tuttavia, dopo grandi sforzi, la squadra ha cominciato a riempire nuovamente le sale del museo, andando anche a recuperare numerosi oggetti sul campo di battaglia. Il 7 aprile dello scorso anno, Lukianov e la sua squadra sono partiti per Irpin, località da cui i russi si erano ritirati poco più di una settimana prima, con l'obiettivo di recuperare dei nuovi oggetti per il museo. 
- di Redazione Sky TG24

Prigozhin, a Bakhmut soldati Kiev gettano le armi

A Chasovoy Yar e Konstantinovka, zone controllate da Kiev vicino a Bakhmut, i militari ucraini hanno iniziato a ribellarsi e lasciare le armi. Lo sostiene Evgheni Prigozhin, fondatore del gruppo di mercenari Wagner, sul suo canale Telegram, rilanciato dall'agenzia ufficiale russa Ria Novosti. "Lasciano le armi, si alzano e se ne vanno. Date loro l'opportunità di vivere più a lungo, non uccidete migliaia e decine di migliaia di ucraini con le sue vostre stesse mani", ha detto Prigozhin nel suo appello al presidente ucraino Volodymyr Zelensky e al comandante delle forze di terra delle forze armate ucraine Oleksandr Syrsky. Da molti mesi i mercenari della Wagner combattono feroci battaglie per la conquista di Bakhmut, importante snodo dei trasporti nel Donbass. Prigozhin ha dichiarato la scorsa settimana di controllare oltre l'80% della città. 
- di Redazione Sky TG24

Conte, Ue cerchi soluzione diplomatica o perderà ruolo

"Se non indirizziamo i nostri sforzi diplomatici, l'Ue perderà la sua leadership: è necessario recitare un ruolo da protagonista per una soluzione, altrimenti l'Europa non avrà più ruolo nei futuri scenari". Lo ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte all'iniziativa della Rete dei numeri pari a Roma. 
- di Redazione Sky TG24

Kiev, 'élite russe cercano garanzie in caso Mosca sia sconfitta'

I rappresentanti dell'élite russa temono per il proprio futuro e si stanno mettendo in contatto con l'Ucraina e con altri Paese per ottenere possibili garanzie di sicurezza in caso di sconfitta di Mosca. Lo ha dichiarato durante una trasmissione Andriy Yusov, portavoce dell'intelligence della Difesa ucraina (Gur), citato da Ukrinform. "Stanno cercando vie d'uscita, ovviamente. E non solo con l'Ucraina. La geografia in cui stanno cercando di ottenere garanzie di sicurezza per sé stessi, per le loro fortune e per le loro famiglie è piuttosto ampia", ha detto Yusov. Il portavoce del Gur ha anche chiarito che l'élite russa vuole evitare possibili procedimenti giudiziari e che tra coloro che hanno chiesto aiuto ci sarebbero anche "rappresentanti del segmento politico dei vertici del Cremlino". "L'Ucraina, ovviamente, utilizza tutti gli strumenti, gli approcci più creativi per accelerare la liberazione dei nostri territori. Sono in corso molti contatti e operazioni, di cui non possiamo parlare ora. Ma dopo la vittoria, credetemi, ci saranno molte cose interessanti", ha concluso il portavoce dell'intelligence della Difesa ucraina Andriy Yusov.
- di Redazione Sky TG24

Prigozhin, figlio di Peskov ha combattuto con i Wagner

Il figlio del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha servito come artigliere nelle fila dei mercenari della Wagner. Lo sostiene Evgheni Prigozhin, fondatore della famigerata società di contractor russi, sul suo canale Telegram. Secondo Prigozhin, l'estate scorsa Peskov lo ha contattato per un consiglio, poiché suo figlio voleva andare a combattere in Ucraina ed "era inutile dissuaderlo". "L'ho portato con me, cambiando cognome, nome e patronimico. Solo io e il capo del dipartimento del personale lo sapevamo", ha rivelato su Telegram, spiegando che il giovane manovrava un lanciarazzi Uragan. Prigozhin non ha fatto esplicitamente il nome del ragazzo, ma sembrava alludere a Nikolai Choles, il figlio di Peskov che porta il nome del suo patrigno e ha vissuto nel Regno Unito per 10 anni: è tornato in Russia intorno al 2011- 2012 dopo aver trascorso un anno in una prigione britannica per aggressione e rapina. Nel settembre 2022, il collaboratore di Navalny Dmitry Nizovtsev è riuscito a contattare Choles al telefono. Impersonando un ufficiale addetto al reclutamento, gli aveva chiesto se fosse pronto ad andare in guerra in Ucraina. Choles si era rifiutato di rispondere e presentarsi all'ufficio di leva ma aveva assicurato a Nizovtsev: "Se devo difendere la madrepatria, non preoccuparti, ci sarò". Alla pressione per una risposta più precisa, Choles ha detto che avrebbe affrontato la questione "a un livello diverso". Peskov in seguito ha confermato che Nizovtsev aveva parlato con suo figlio, ma aveva denunciato "distorsioni" nella registrazione della conversazione. In realtà, la chiamata era stata trasmessa in live streaming. Contattato da Meduza per chiarimenti sull'arruolamento del figlio nella Wagner, Peskov non ha risposto. 
- di Redazione Sky TG24

Bild, 34 i diplomatici tedeschi espulsi dalla Russia

Sono 34 i diplomatici tedeschi espulsi dalla Russia, su un un totale di 90 ancora presenti nel Paese. Lo riferisce il tabloid Bild, citando proprie fonti, ripreso anche dall'agenzia Tass. In precedenza la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova aveva parlato di "oltre 20" espulsioni in risposta alle espulsioni dei diplomatici russi disposte dalla Germania. 
- di Redazione Sky TG24

Kiev, 'i russi hanno bombardato tre volte la regione di Sumy'

L'esercito russo ha bombardato tre volte il confine della regione di Sumy questo pomeriggio. In totale, sono stati esplosi 19 colpi di artiglieria. Lo sostiene su Telegram il comando operativo Nord dell'Ucraina. "Dalle 14 alle 14.15, sono stati registrati quattro colpi nell'area del villaggio di Korenyok, probabilmente da installazioni di artiglieria semoventi nemiche. A seguito del bombardamento, un campo di mais ha preso fuoco" ha scritto il comando, aggiungendo che altri dieci colpi sono stati registrati dalle 13 alle 13.20 nella zona del villaggio di Brusky, e altri cinque dalle 14.30 alle 14.40 nella zona del villaggio di Ulanov. "In tutti i casi - conclude il comando - non sono pervenute informazioni su perdite tra la popolazione locale o danni alle infrastrutture civili".
- di Redazione Sky TG24

La reporter Usa che combatte con Kiev, 'sono fuori da Belgorod'

"Ve l'avevo detto ieri sera che stavamo arrivando. Ora siamo appena fuori città. Non è stato difficile. Eravamo già lì. Slava ucraini". Lo ha scritto su Twitter Sarah Ashton-Cirillo, giornalista statunitense che nel 2022 ha iniziato come reporter a seguire la guerra in Ucraina, per poi arruolarsi tra le file di Kiev. Ashton Cirillo ha pubblicato la foto di lei sotto un cartello dove si legge che la città russa di Belgorod dista solo 6 chilometri. Belgorod, al confine con l'Ucraina, sarebbe stata teatro di alcuni attacchi con droni da parte di Kiev.
- di Redazione Sky TG24

Lula: l'Ue? "Chi non parla di pace alimenta la guerra"

La posizione dell'Unione europea? "Se non parli di pace, contribuisci alla guerra". Lo ha detto il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva (Pt), in una conferenza stampa a margine della sua visita ufficiale in Portogallo, a chi chiedeva delle sue recenti dichiarazioni sul ruolo dell'Unione europea nel conflitto. Lo riporta Cnn Brasil. Lula ha ricordato la visita del cancelliere tedesco Olaf Scholz in Brasile ed il suo rifiuto di vendere missili alla Germania per l'Ucraina. "Se li avessimo venduti e fossero stati usati" per uccidere un russo "sarebbe stata colpa del Brasile. Il Brasile sarebbe stato coinvolto nella guerra. E noi non vogliamo partecipare alla guerra, vogliamo costruire la pace", ha aggiunto il brasiliano. 
- di Costanza Ruggeri

Prigozhin: "Il figlio di Peskov ha combattuto con la Wagner"

Il capo del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha annunciato che il figlio del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha servito come artigliere tra i suoi mercenari. Lo riporta Ria Novosti citando un audio del leader della milizia pubblicato su Telegram. Secondo quanto sostiene Prigozhin, in estate Peskov si è rivolto a lui per un consiglio, poiché suo figlio stava andando nella zona delle operazioni speciali e "era inutile dissuaderlo". Quindi il il "cuoco di Putin" avrebbe deciso di portarlo con lui, "cambiandogli cognome, nome e patronimico, solo io e il capo del dipartimento del personale lo sapevamo". Il figlio di Peskov sarebbe stato impegnato con il lanciarazzi Uragan, lavorando  "dall'inizio alla fine" e mostrando "coraggio e ottimismo", ha concluso Prigozhin. 
- di Costanza Ruggeri

Lula: "Soluzione negoziata è l'unica possibile"

Criticato in Occidente per le sue recenti dichiarazioni sulla guerra in Ucraina, il presidente brasiliano Lula da Silva ha riaffermato il proprio "rifiuto" a "partecipare" al conflitto e la volontà di contribuire a una "soluzione negoziata" tra Kiev e Mosca. "Mentre il mio governo condanna la violazione dell'integrità territoriale dell'Ucraina, propugna una soluzione negoziata del conflitto" ha detto Lula ai cronisti al termine di un incontro col suo omologo portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa. 
- di Costanza Ruggeri

Lula: "Serve una pace mediata per uscire dal conflitto"

Il presidente progressista brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva (Pt), in una conferenza stampa a margine dei suoi incontri in Portogallo, ha negato di aver detto che Mosca e Kiev sono co-responsabili per la guerra in Ucraina, rilanciando il suo progetto di una "pace negoziata". Lo riportano i media brasiliani. "Mentre difendiamo l'integrità territoriale dell'Ucraina, difendiamo anche una soluzione politica mediata al conflitto", ha detto il presidente brasiliano. "Abbiamo urgente bisogno di un gruppo di Paesi che provino a sedersi al tavolo, sia con l'Ucraina che con la Russia, per discutere di pace", ha aggiunto, ribadendo che, fin dai primi giorni, ha condannato Mosca "per l'occupazione e per aver danneggiato l'integrità territoriale dell'Ucraina". 
- di Costanza Ruggeri

Kiev, sanzioni contro i russi: punito anche il partito comunista

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha imposto nuove sanzioni contro centinaia di persone fisiche e giuridiche russe, tra cui il Partito comunista della Federazione Russa e il Partito liberaldemocratico. Lo riporta il sito del governo nazionale ucraino, citato da Ukrainska Pravda. Colpite dalle sanzioni anche il partito socialista e Russia Unita, oltre a un certo numero di società. Le sanzioni sono state introdotte per 10 anni. L'ultimo elenco contiene più di 320 nomi di società per azioni russe soggette alla misura. 
- di Costanza Ruggeri

Zakharova: "Oltre venti i diplomatici tedeschi espulsi"

Sono "più di 20" i diplomatici tedeschi espulsi dalla Russia. Il numero e' stato quantificato dalla portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, all'emittente televisiva Zvezda. La decisione è una risposta, aveva già spiegato il ministero della Difesa russo, "alle azioni ostili di Berlino", aggiungendo di averla "notificata ufficialmente all'ambasciatore della Germania in Russia, Andreas von Geyr, durante una conversazione lo scorso 5 aprile". 
- di Costanza Ruggeri

Mosca, "i diplomatici espulsi dalla Germania sono già rientrati"

I diplomatici russi espulsi dalla Germania sono già rientrati in Russia. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova in un'intervista con il canale televisivo Zvezda delle forze armate.
- di Costanza Ruggeri

In un video lo scontro in trincea coi russi a Bakhmut

L'esplosione all'ingresso della trincea, il fumo, le granate, le urla, gli insulti, gli spari tra gli alberi scheggiati e i rami spezzati, sdraiandosi a terra per non farsi colpire. Tutto, ripreso in prima persona, nello sguardo di un soldato ucraino a Bakhmut. E' l'impressionante video diffuso dal battaglione ucraino "Da Vinci Wolves", che mostra la cruda realtà di una guerra di trincea per il controllo della città dell'Ucraina orientale. Nel video, i soldati di Kiev difendono quella che ormai è conosciuta come la "strada della vita", il collegamento tra Bakhmut e Chasiv Yar. Le immagini provengono dalla telecamera attaccata a un elmetto di uno dei soldati del battaglione,  che porta il nome di Dmytro Kotsiubailo, 27 anni, tra i più giovani comandanti  dell'esercito ucraino ucciso il 7 marzo vicino a Bakhmut. 
- di Costanza Ruggeri

La Russia espelle oltre 20 diplomatici tedeschi 

Più di 20 diplomatici tedeschi sono stati espulsi dalla Russia in una risposta proporzionata all'analoga misura disposta dalla Germania. Lo ha reso noto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova sul canale televisivo Zvezda. "Più di venti", ha specificato, secondo quanto riporta la Tass. 
- di Costanza Ruggeri

Mosca, "Berlino ci aveva chiesto di tacere sulle espulsioni"

Il governo tedesco aveva deciso di espellere un certo numero di diplomatici tedeschi chiedendo però a Mosca di non rendere pubblica la notizia, ma poi le stesse autorità di Berlino "hanno fatto filtrare la notizia" a media tedeschi che le hanno pubblicate tre settimane fa. E' questa la ricostruzione fatta dalla portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova del nuovo scontro diplomatico tra i due Paesi in un'intervista al canale televisivo Zvezda news (dipendente dalle forze armate di Mosca) e da lei stessa ripresa sul suo canale Telegram. "Inizialmente - ha detto Zakharova - le autorità tedesche hanno notificato alla Federazione russa che avrebbero espulso i nostri diplomatici, ma hanno chiesto di non dirlo a nessuno". 
- di Costanza Ruggeri

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