"I rapporti personali tra i due leader di Italia e Ucraina sono fortissimi", ha detto Yaroslav Melnyk in un'intervista durante il programma "Start" su Sky Tg24. Il diplomatico di Kiev ha poi precisato che i contenuti strategici e militari dei documenti diffusi online dalla "talpa" del Pentagono sono superati
"Il ruolo dell'Italia, e personalmente di Giorgia Meloni, in questo contesto è cruciale per noi e sono contento che dopo la visita della presidente del Consiglio in Ucraina i rapporti personali tra i due leader di Italia e Ucraina sono fortissimi e diventano più profondi ogni giorno quando parlano al telefono", lo ha detto l'ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, in un'intervista durante il programma "Start" su Sky Tg24. (GUERRA IN UCRAINA - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)
"Leak" su guerra non più attuali
Per l'ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk i contenuti strategici e militari dei documenti diffusi online dalla "talpa" del Pentagono sono superati: "La nostra posizione sul campo militare è cambiata, si tratta di informazioni datate e non più attuali". Secondo il rappresentante di Kiev a Roma, si tratta ora di appurare "chi era interessato alla fuga di notizie: non certo noi, che non abbiamo interesse a scoprire le nostre tattiche". L'ambasciatore ha anche ricordato che "solo pochissime persone a Kiev sono a conoscenza dei piani più sensibili, due o tre oltre al presidente". Sulla propaganda russa, Melnyk ha osservato che "non possiamo sottovalutare il fatto che l'aggressore prova a usare lo spionaggio e i suoi contatti fra diversi agenti per distruggere l'unità nei Paesi occidentali, quindi aspettiamo di scoprire i dettagli di questo caso e capire chi davvero era interessato alla diffusione di informazioni sensibili".
"Contiamo su Roma per ingresso nella Nato"
Melnyk ha poi sottolineato come l'Ucraina conti sul sostegno dell'Italia per una prossima adesione alla Nato: "Speriamo che al vertice di Vilnius si pongano le basi per l'ingresso dell'Ucraina nell'Alleanza", ha osservato il diplomatico riferendosi alla riunione del prossimo luglio, a cui è stato invitato anche il presidente Volodymyr Zelensky.