Corte Suprema Usa mantiene l'accesso alla pillola abortiva

Mondo

Prolungata la sospensione del blocco alla vendita. La decisione arriva dopo che sia la casa farmaceutica che produce il farmaco che l'amministrazione Biden si sono rivolte al massimo tribunale americano

ascolta articolo

La Corte Suprema americana ha esteso la sospensione delle restrizioni alla pillola abortiva, di fatto garantendo il pieno accesso al farmaco. Lo riporta la Cnn. La decisione arriva dopo che sia la casa farmaceutica che produce la pillola che l'amministrazione Biden si sono rivolte al massimo tribunale americano. 

I giudici dovranno pronunciarsi entro mercoledì

Il dipartimento di Giustizia americano aveva chiesto alla Corte Suprema di intervenire dopo che un giudice del Texas aveva bloccato la vendita della pillola abortiva mifepristone, ampiamente utilizzata in tutti gli Stati Uniti. Poi una corte d'appello aveva fermato lo stop ma limitando fortemente l'accesso al farmaco. Ora il presidente del massimo tribunale Usa ha dato tempo ai giudici fino a mercoledì per pronunciarsi in via definitiva.

leggi anche

Florida, aborto vietato dopo 6 settimane di gravidanza

La stretta dopo la sentenza che ha ribaltato la "Roe Wade"

Si tratta di una delle dispute più complicate dalla scioccante sentenza dello stesso massimo tribunale lo scorso giugno che ha ribaltato la 'Roe w Wade' di fatto annullando il diritto all'aborto a livello nazionale e dando a ciascun stato la libertà di legiferare. Da allora sono stati molti i governatori repubblicani che hanno fortemente limitato o vietato tout court l'interruzione di gravidanza come Alabama, Mississippi e Louisiana. Per questo la battaglia sulla pillola e' diventata piu' aspra. L'ultimo stato a irrigidire le leggi sull'aborto è stata la Florida di DeSantis che ha imposto quasi un bando totale. La nuova legge varata dal  governatore iper conservatore prevede eccezioni sino a 15 settimane solo per le vittime di stupro, incesto e tratta di esseri umani, a condizione che la paziente fornisca prove, come un rapporto della polizia. "Siamo orgogliosi di sostenere in Florida la famiglia e la vita", ha dichiarato il padre di tre figli firmando il provvedimento. 

approfondimento

Diritto aborto negli Usa, da sentenza Roe vs. Wade a oggi: la storia

La stretta all'interruzione di gravidanza può punire elettoralmente il Gop

Si tratta solo dell'ultima misura di estrema destra varata da DeSantis negli ultimi anni: dalla censura dei libri e dei corsi di studi che parlano di cultura 'woke' o anti-razzista alla battaglia contro gli studi di genere e la comunità Lgtbq+, dal taglio dell'assicurazione sanitaria alla strumentalizzazione di migliaia di migranti caricati a forza su autobus a aerei e spediti nel paradiso dei radical chic americani, Martha's Vineyard, o a Washington. Fino all'approvazione di una legge che consente di portare armi in pubblico senza licenza soltanto pochi giorni dopo l'ennesima strage, in una scuola di Nashville. Una serie di picconate ai valori della sinistra americana che hanno fatto del governatore della Florida il beniamino dell'ala più conservatrice del partito repubblicano e degli iper cristiani che rappresentano un'ampia fetta dell'elettorato nazionale. Anche se la stretta sull'interruzione di gravidanza rischia di rivelarsi un boomerang in un'eventuale corsa alle elezioni del 2024, come hanno confermato le recenti sconfitte del Grand old party sull'aborto anche in Stati repubblicani come il Kentucky.    DeSantis continua a prendere tempo e non ha ancora annunciato ufficialmente la sua candidatura. Secondo gli ultimi sondaggi, nonostante i guai giudiziari il suo rivale più temibile Donald Trump mantiene un vantaggio notevole. Stando ai dati del 12 aprile, al tycoon andrebbe il 49,3% delle preferenze contro il 26,2% del governatore. Molto più indietro gli altri due principali contendenti, l'ex vice presidente Mike Pence al 5,8% e l'unica donna in gara, Nikki Haley, al 4,3%. 

 

approfondimento

Ron DeSantis, il governatore della Florida pronto a sfidare Trump

Mondo: I più letti