Secondo il quotidiano statunitense la diffusione online di documenti top secret fa luce non solo sulla forte capacità di penetrazione americana degli apparati militari e di sicurezza russi ma svela pure che l'intelligence Usa spia i propri alleati, tra cui leader politici e militari ucraini. Ma anche della Corea del Sud
Una nuova fuga di documenti americani top secret sui social svelerebbe non solo la forte capacità di penetrazione americana degli apparati militari e di sicurezza russi, ma anche che l'intelligence Usa spia i propri alleati, tra cui anche leader politici e militari ucraini. Ma anche della Corea del Sud. E, proprio quest'ultima, in relazione alle decisioni sugli aiuti destinati a Kiev. (GUERRA RUSSIA-UCRAINA, LO SPECIALE DI SKY TG24). Lo ha riferito il New York Times.
I documenti riguardanti la Corea del Sud
Non c'era dunque solo la Russia nel mirino della forte penetrazione americana negli apparati militari e di sicurezza, ma anche la stessa Corea del Sud, uno dei gli alleati di Washington. Nelle pagine pubblicate online, e rivelate dallo stesso New York Times, si discute del dibattito in Corea del Sud circa la possibilità di fornire munizioni di artiglieri da usare in Ucraina. Scelta che avrebbe violato la politica di Seul di fornire aiuti letali. Una parte dei documenti riporta anche che funzionari coreani erano preoccupati dal fatto che il presidente americano Joe Biden potesse fare pressione su Seul per consegnare gli aiuti.
L’inchiesta del Nyt
La tensione si era accesa sui presunti piani top secret che l'amministrazione Biden ha tentato finora inutilmente di cancellare dalla rete. Risalgono a cinque settimane fa, esattamente al primo marzo, quando ufficiali ucraini erano presenti nella base Usa di Wiesbaden, in Germania. In particolare, questi documenti sono finiti di recente sui social con il Pentagono che ha aperto un'inchiesta, proprio mentre Kiev e Mosca si accusano reciprocamente di disinformazione. Ma nonostante i decisi sospetti di manipolazione segnalati dalla Russia, secondo gli esperti i documenti sembrerebbero, almeno in parte, autentici. Una fuga di notizie simile, con post sui social media che ne hanno amplificato la portata in tutto il mondo, rischia adesso di compromettere la condivisione dell'intelligence tra Usa e Ucraina. Era stato proprio il quotidiano americano a rivelare per primo la diffusione su Twitter e Telegram di screenshot di vari documenti di guerra classificati Usa e Nato, nello specifico i piani per implementare l'esercito ucraino in vista della controffensiva nell'est del Paese, dove tra l’altro, stando alle informazioni dell'intelligence britannica, "molto probabilmente" i russi si trovano nel centro di Bakhmut.
Caccia alla "talpa"
Intanto, negli Usa, si sta scatenando una vera e propria caccia alla "talpa". Tra l'altro, è emerso come le carte trapelate, in alcuni casi così classificate da non poter essere condivise neppure con gli alleati più stretti, riguardino anche altri delicati dossier al centro della sicurezza Usa: la Cina, l'Indo-Pacifico, il Medio Oriente (in particolare Israele e i capi del Mossad) e il terrorismo. Il più recente "leak" diffuso sul web comprende oltre 100 documenti apparsi su "4chan", un website anonimo, e poi su altri social tra cui proprio Twitter, provenienti da varie agenzie, anche se tutti compilati dallo stato maggiore del Pentagono: dal dipartimento di Stato alla Nsa, dalla Cia all'agenzia di intelligence geospaziale che analizza le immagini satellitari.