Dissidente: "Senza Putin la guerra in Ucraina finirebbe subito"
"Se Vladimir Putin scivolasse su una buccia di banana e morisse domani, la guerra in Ucraina finirebbe subito": lo ha detto alla tv nazionale australiana Abc una figura chiave dell'opposizione in Russia, Leonid Volkov, capo dello staff del leader in carcere dell'opposizione Alexei Navalny. "L'invasione non ha il sostegno nè dell'opinione pubblica russa, nè delle élite" - afferma - "ed è interamente un progetto del presidente". Volkov è da ieri in visita di una settimana in Australia per incontrare alti funzionari federali in Canberra e rappresentanti della ministra deli Esteri Penny Wong. Il suo messaggio è che solo misure severe, economiche, militari e politiche, sulla Russia potrebbero causare una sufficiente pressione su Putin da fargli commettere un errore. "Putin uguale guerra", ha insistito Volkov. "Putin non vorrà, e non potrà fermarsi. Non potrà ammettere di aver perso, di aver sbagliato". Il peso militare dell'opposizione a Putin grava sulle spalle del popolo ucraino, ha aggiunto, ma intanto il regime di sanzioni globali colpisce l'economia russa e causa sofferenze sia ai suoi cittadini sia ai suoi oligarchi. E il compito di esercitare pressione politica è svolto da organizzazioni come la Fondazione anticorruzione di Navalny. Volkov riconosce che è impossibile valutare accuratamente il pubblico sentimento in Russia verso la guerra, perché la TV di Stato è una macchina di propaganda e il dissenso è stato criminalizzato, mentre Putin ha incoraggiato a lungo un'apatia politica fra la gente comune. Tuttavia la Fondazione anticorruzione, ora in esilio in Lituania, ha cercato di misurare il livello di sostegno per la guerra usando domande indirette nei sondaggi. "Abbiamo chiesto alla gente come vorrebbe che fosse speso il denaro pubblico se ve ne fosse di più nel bilancio russo e meno del 10% si è detto a favore di maggiori spese militari, nonostante la propaganda dica loro 24 ore al giorno 'siamo in guerra con la Nato, e dobbiamo investire tutto quello che abbiamo per sconfiggere la Nato'. Possiamo dedurre che non vi è sostegno popolare per la guerra", ha detto l'alleato di Navalny.