L’informazione era stata comunicata al ministro della Difesa una decina di giorni fa, dopo una segnalazione dei servizi di intelligence italiani. "Inaccettabile, siamo tra il ridicolo e il criminale", la reazione del ministro degli Esteri, Antonio Tajani
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La brigata Wagner - composta da mercenari russi capeggiati dall'oligarca Evgeny Prigozhin - ha istituito una taglia sul ministro della Difesa Guido Crosetto. L’informazione era stata comunicata a Crosetto stesso una decina di giorni fa, dopo una segnalazione dei servizi di intelligence italiani. Secondo quanto scrive il Foglio, che ha anticipato la notizia, la taglia sarebbe di circa 15 milioni di dollari. A quanto si apprende, non sarebbe stata aumentata la scorta del ministro. "Inaccettabile, siamo tra il ridicolo e il criminale", la reazione del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Porta a Porta, a proposito della vicenda (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE SUL CONFLITTO IN UCRAINA).
Mosca contro Crosetto
Gli attacchi da Mosca a Crosetto erano già arrivati mesi fa, quando lo stesso era stato apostrofato come uno "sciocco" dal vice presidente del consiglio di sicurezza russo, Dimitri Medvedev, dopo che il nostro ministro della Difesa aveva paventato i timori di un'escalation nel conflitto in Ucraina. Poi l'affondo di Prigozhin, solo qualche giorno fa dopo che Crosetto aveva denunciato, con Tajani, le strategie da guerra ibrida del gruppo Wagner, accusandolo di spingere sull'aumento degli arrivi di migranti dall'Africa sulle coste italiane. L'oligarca russo aveva negato tutto e replicato: "Abbiamo un sacco di problemi nostri di cui occuparci”. E aveva rivolto un pensante insulto a Crosetto.
Il gruppo Wagner
Resta l'allerta sul rischio di azioni mirate, perché la brigata Wagner ha almeno due cellule in Europa con qualche decina di uomini in grado di staccarsi per compiere azioni: una nei Balcani, tra la Serbia e l'Albania, l'altra nei paesi baltici, in Estonia. Molti dei componenti di questo apparato paramilitare, ispirato al celebre compositore tedesco Richard Wagner, è formato da ex detenuti spesso reclutati nelle carceri russe ed è diffuso anche nei Paesi in cui la Russia ha interessi commerciali, presidiando pozzi petroliferi in Libia, così come in altri territori viene supervisionata l'estrazione mineraria. Anche se la maggior parte dei miliziani è ora impegnata in Ucraina.