Incontro a Palazzo Chigi per cementare l'unità del governo dopo la strage di Cutro. Sostegno a Piantedosi nelle ore seguenti all'intervento del ministro in Aula: "Nessuna carenza nei soccorsi". E soddisfazione dell'esecutivo per la risposta di Bruxelles, che sottolinea il bisogno di trovare soluzioni a lungo termine, per arrivare a un accordo sul Patto per la migrazione e a risposte operazionali
Nel breve volgere di poche ore Giorgia Meloni incassa la risposta positiva di Ursula von der Leyen, vede Matteo Salvini per puntellare la strategia del governo sui migranti e plaude all'intervento in Aula del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi sul nubifragio di Cutro. Assente in Aula nelle ore in cui il responsabile del Viminale tiene la sua informativa sotto attacco delle opposizioni, la premier argina le voci di dissidi e frizioni in una nota in cui, in serata, mette nero su bianco che la tragedia sulle coste del Crotonese - che ha ormai superato le 70 vittime e non ferma la drammatica conta dei morti - "non può essere responsabilità della Guardia Costiera né della Guardia di Finanza che hanno operato con correttezza", dunque "non ci sono state carenze nelle operazioni di soccorso": come sostenuto da Piantedosi in Aula, quindi, per Meloni "la tragedia è stata causata dal comportamento criminale degli scafisti".
Governo coeso per una strategia di lungo corso
Con Salvini, a Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio mette a punto le prime mosse di una strategia di lungo corso che il governo sta definendo sul dossier migranti, a partire dal Cdm di giovedì che si terrà proprio a Cutro. Il governo dovrà marciare unito, mostrarsi vicino a una tragedia che ha toccato l'Italia e smosso l'Unione europea: le parole di von der Leyen lasciano sperare in passi avanti già nel prossimo Consiglio europeo, per "evitare che tragedie come quelle di Cutro si ripetano in futuro", rimarca Palazzo Chigi nel commentare la risposta arrivata da Bruxelles.
La replica di Bruxelles alla lettera di Meloni
La Commissione europea, infatti, ha replicato alla lettera fatta recapitare da Meloni, riconoscendo il bisogno di trovare soluzioni a lungo termine sul problema della migrazione, "in linea con il messaggio della presidente della Commissione prima del Consiglio di febbraio", di rinnovare gli sforzi per arrivare a un accordo sul Patto per la migrazione e di dare risposte operazionali". "La migrazione", spiega ancora la Commissione Ue, "va affrontata con un approccio olistico, combattendo i trafficanti, mettendo in campo i rimpatri per chi non ha diritto di restare, ma anche offrendo percorsi chiari per migrazioni sicure e legali". In sintesi, come ribadito una volta di più dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, "agire è un dovere morale".
La nota di Palazzo Chigi: "Profonda soddisfazione"
La risposta di Palazzo Chigi è arrivata in una nota in cui si esprime "profonda soddisfazione per le parole indirizzate all'Italia e all'azione dell'esecutivo sul tema della migrazione da parte di von der Leyen". "Dalle parole del presidente della Commissione" - si spiega - "emerge infatti la piena consapevolezza di come vi sia la necessità di una concreta e immediata risposta europea in tema migratorio".