E' l'accusa mossa dal ministro degli Esteri Dmytro Kuleba mentre introduceva all'assemblea generale la risoluzione per una pace giusta nel suo Paese. "L'invasione russa dell'Ucraina è un affronto alla nostra coscienza collettiva", denuncia il segretario generale Guterres. Quella in Ucraina è una battaglia per la nostra gente", ha detto invece il presidente Putin intervenendo al concerto patriottico allo stadio Lushniki di Mosca
Intelligence Berlino: "Putin non vuole negoziare, punta a vincere sul fronte"
Mosca, ha aggiunto, è in grado di inviare ancora molti soldati al fronte: dei 300mila mobilitati lo scorso autunno, una parte è ancora impegnata nell'addestramento, una parte è stata inviata a combattere. La Russia ha "un ulteriore potenziale di mobilitazione" anche di "un milione di persone se questo venisse considerato necessario al Cremlino".
Malgrado il vantaggio russo, l'Ucraina è ancora in grado di difendersi contro le forze di Mosca in maniera molto efficace. "Ma sul lungo periodo diventa una lotta difficile e potrà concludersi con un successo da parte ucraina se l'Occidente darà un appoggio continuo". Quanto alla situazione sul terreno, si tratta, per Kahl, di una guerra di trincea, "una guerra crudele, brutale, di attrito".