Si tratta del secondo in 48 ore, come risposta alle esercitazioni congiunte di Corea del Sud e Stati Uniti. Pyongyang: "Colpa degli Usa se il Pacifico diventa un poligono di tiro". Guterres: "Basta provocazioni"
Ancora alta tensione nel Pacificio, con la Corea del Nord che ha lanciato oggi due nuovi missili balistici a corto raggio. Ad annunciarlo sono stati i militari sudcoreani, comunicando, attraverso il Capo di stato maggiore congiunto di Seul, di "avere rilevato due missili balistici sparati dalle aree di Sukchon nella provincia di Sud Pyongan tra le 7:00 e le 7:11 di questa mattina".
Secondo lancio nordcoreano in 48 ore
Più tardi è stata la stessa Pyongyang a confermare il lancio, parlando di un "attacco nucleare tattico" che potrebbe distruggere completamente le basi aeree nemiche. Si tratta del secondo lancio balistico nordcoreano in 48 ore, dopo quello effettuato sabato con un missile balistico intercontinentale (Icbm) in risposta a un'esercitazione militare pianificata da Washington e Seul. Il lancio di questo Icbm, che secondo Tokyo sarebbe caduto nella zona economica esclusiva del Giappone, ha portato ieri Stati Uniti e Corea del Sud a organizzare manovre aeree congiunte.
L'attacco agli Stati Uniti
Secondo l'agenzia ufficiale nordcoreana Kcna, "l'esercitazione" di oggi è stata effettuata in risposta proprio a queste esercitazioni aeree, con Pyongyang che ha accusato i due alleati di essere responsabili del deterioramento della situazione della sicurezza nella penisola coreana. A tal proposito, la potente sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un ha minacciato reazioni contro le esercitazioni congiunte tra Corea del Sud e Stati Uniti. "L'utilizzo del Pacifico come poligono di tiro dipende dalle azioni delle forze americane", ha dichiarato Kim Yo-jong in un comunicato.
L'Onu condanna il nuovo lancio
Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha espresso forte condanna nei confronti del nuovo lancio, ha riferito un portavoce delle Nazioni Unite. Guterres ha poi invitato Pyongyang a cessare le "azioni provocatorie". Su richiesta del primo ministro giapponese Fumio Kishida, intanto, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà d'urgenza domani pomeriggio a New York.