Terremoto Turchia-Siria, ancora salvataggi. Oms: “Peggior disastro in Europa in 100 anni”

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Secondo Erdogan gli estratti dalle macerie in vita sono 8mila. Mentre sale la conta dei morti, in Siria arrivano gli aiuti umanitari dei Sauditi e una delegazione Onu nell'area controllata dai ribelli. Guterres lancia appello da 397 milioni di dollari per lo Stato di Damasco

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Proseguono le ricerche dei superstiti del sisma che ha colpito la Siria e la Turchia lo scorso 6 febbraio. Il presidente turco  Recep Tayyip Erdogan fa sapere che gli estratti vivi dalle macerie sono oltre 8mila, mentre i feriti dimessi dagli ospedali hanno superato gli 81mila. Continua però a salire il numero delle vittime: almeno 35.418 nello Stato di Ankara e circa 9.300 in Siria. Secondo Hans Kluge, direttore regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità per l'Europa, "stiamo assistendo al peggior disastro naturale nella regione europea dell'Oms da un secolo e ne stiamo ancora conoscendo l'entità". Dalla prossima settimana dovrebbe intanto partire la prima spedizione di aiuti della Nato dall'Italia, fa sapere il comando militare con sede a Napoli. Una delegazione dell'Onu è invece entrata per la prima volta oggi, 14 febbraio, nelle aree controllate dai ribelli della Siria nord-occidentale per valutare le necessità delle regioni più duramente colpite. Nelle stesse zone è arrivato anche il primo convoglio di aiuti internazionali dalla Turchia alle regioni siriane fuori dal controllo di Damasco, dopo il via libera del presidente Bashar al Assad. E per la prima volta in 12 anni è atterrato in Siria, in un aeroporto di Aleppo controllato dal governo centrale, anche un aereo cargo saudita con aiuti umanitari. Dal 2012, l'Arabia Saudita si è schierata apertamente contro il governo di Damasco.

Il capo della Protezione Civile Curcio in Turchia

Nel primo pomeriggio di oggi è arrivato all'aeroporto turco di Hatay anche il capo della Protezione Civile italiana, Fabrizio Curcio, è arrivato poco fa all'aeroporto di Hatay, in Turchia. Il suo viaggio farà tappa ad Alessandretta, dove Nave San Marco della Marina sta sbarcando l'ospedale da campo messo a disposizione dalla regione Piemonte, e beni utili a prestare soccorso alla popolazione turca. Curcio poi visiterà il campo Italia ad Antiochia e il sito, individuato dalle autorità turche, destinato ad ospitare l'ospedale italiano. Nave San Marco, nei prossimi giorni, proseguirà la navigazione verso Beirut dove sarà sbarcato un campo destinato alla Siria e in grado di ospitare 1000 persone. Arrivato ad Ankara invece il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen, dove ha incontrato il presidente Recep Tayyip Erdogan e il ministro degli esteri Çavuşoğlu. Cohen ha espresso solidarietà alla popolazione turca colpita dal terremoto, assicurando che Israele farà tutto il possibile per fornire supporto.

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Si continuano a cercare i superstiti: un uomo è stato salvato dopo 207 ore

Si continua intanto a scavare per recuperare i superstiti: il tempo stringe. E mentre sale la conta delle vittime, dalle zone del sisma arrivano anche segnali di speranza. La Cnn riporta che le squadre di soccorso in Turchia hanno riferito di sentire ancora voci provenire da sotto le macerie, a più di una settimana dal terremoto. Un uomo di 45 anni è stato estratto vivo dalle macerie della sua abitazione dopo 207 ore dalla scossa di terremoto che ha distrutto la sua casa ad AdÕyaman. Una donna di 35 anni è stata salvata dopo 205, a Kahramanmaras, dove due fratelli sono stati recuperati dopo 198 ore. Il Guardian racconta poi la storia di Dima, donna estratta due volte in una settimana dalle macerie della sua casa: la prima volta era incinta, di sette mesi; la seconda era con il suo piccolo appena nato. Il doppio salvataggio è avvenuto a Jindayris, nella Siria nordoccidentale. Dima, dopo essere stata recuperata la prima volta dai detriti con lievi ferite, ha dato alla luce il suo piccolo, Adnan, in un ospedale di Afrin sostenuto dalla Syrian American Medical Society. La loro casa, dove erano tornati, è crollata di nuovo tre giorni dopo. Adnan è stato ricoverato in condizioni critiche, affetto da grave disidratazione e ittero, ma risponde bene ai trattamenti. Dima ha invece riportato lesioni agli arti inferiori. Secondo l'Unicef, i bambini che vivono nelle zone del terremoto sono circa sette milioni.

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Onu lancia appello da 397 mln di dollari per la Siria

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha annunciato che le "Nazioni Unite stanno lanciando un appello umanitario da 397 milioni di dollari per la popolazione della Siria devastata dal terremoto che coprirà un periodo di 3 mesi". A breve ne arriverà uno simile anche per la Turchia, ha aggiunto. Nelle scorse ore, sempre Guterres aveva parlato della decisione del presidente siriano Bashar al-Assad di aprire i due valichi di Bab Al-Salam e Al Ra'ee per consentire la tempestiva consegna di aiuti umanitari. L'apertura di questi valichi "oltre a facilitare l'accesso umanitario, accelerare l'approvazione dei visti e facilitare i viaggi, consentirà l'ingresso di più aiuti, più velocemente", ha detto Guterres.

 

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