"Uccidere la popolazione inerme è un crimine di guerra e lì vedremo come intervenire: se ci sarà un tribunale ad hoc, non siamo contrari", ha dichiarato il ministro degli Esteri all'università Luiss di Roma. Kiev: "Berlusconi agitatore filo-Putin, danneggia l'Italia" sono le parole Podolyak, consigliere del presidente ucraino, sulle dichiarazioni di Berlusconi (“Io a parlare con Zelensky? Se fossi stato il presidente del Consiglio non ci sarei mai andato. Non doveva attaccare il Donbass”)
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Intelligence Gb, Russia fortifica estremità linea del fronte
"Un dato - si legge nel rapporto, divulgato dal ministero della Difesa di Londra - confermato dalla continua costruzione di fortificazioni difensive negli oblast di Zaporizhzhia e Luhansk e dal dispiegamento di personale. La linea del fronte della Russia in Ucraina è lunga circa 1.288 km e la inea del fronte dell'oblast di Zaporizhzhia occupata dai russi 192 km".
"Un'importante svolta ucraina a Zaporizhzhia - spiega in conclusione - metterebbe seriamente in discussione la fattibilità del 'ponte terrestre' russo che collega la regione di Rostov e la Crimea. E un successo ucraino a Luhansk minerebbe ulteriormente l'obiettivo bellico dichiarato dalla Russia di "liberare" il Donbass. Decidere a quale di queste minacce dare la priorità è probabilmente uno dei dilemmi centrali per i pianificatori russi".
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Cremlino, appello Usa a lasciare Russia "non è nuovo"
"Non è la prima volta che sentiamo inviti da parte degli Usa ai loro connazionali a lasciare la Russia. Non c'è in quest'ultima nulla di nuovo". Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, commentando con la stampa l'appello ai cittadini Usa, inviato dall'ambasciata americana a Mosca, a lasciare "immediatamente" il Paese. Lo riportano le agenzie russe.
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Attacco russo su linea treni Kherson, un morto
Una persona ha perso al vita nella notte a Kherson nell'attacco russo che ha preso di mira la linea ferroviaria e cinque aree della città. Lo riporta l'emittente ucraina Suspilne aggiungendo che l'attacco russo ha impedito oggi ai treni da Leopoli e da Kiev di raggiungere Kherson. I binari sono stati danneggiati e quindi i treni sono costretti a fermarsi a Mykolaiv, dove i viaggiatori proseguono in bus verso Kherson.
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Fi: "Sostegno Berlusconi mai in dubbio, preoccupato per evitare prosecuzione massacro"
"Il sostegno del presidente Berlusconi in favore dell’Ucraina non è mai stato in dubbio. Ha solo espresso la sua preoccupazione per evitare la prosecuzione di un massacro e una conseguente grave escalation della guerra, senza venire mai meno all’adesione di Forza Italia alla maggioranza di Governo, alla posizione della Nato, a quella dell’Europa e degli Stati Uniti". È quanto si legge in una nota di Forza Italia. "Il presidente Berlusconi -prosegue il comunicato- non ha mai nominato Putin, dal quale ha più volte sottolineato di essere rimasto deluso, ha solo spiegato che nessuno è esente da responsabilità. A dimostrazione di come egli sia preoccupato e desideri un ritorno alla pace che interrompa questa spirale di violenza e di morti, ha auspicato un gigantesco piano Marshall in favore dell’Ucraina e del suo popolo".
“Forza Italia è sempre stata e sempre sarà dalla parte del popolo ucraino. Lo abbiamo dimostrato in ogni occasione, sostenendo ogni provvedimento a favore degli aiuti all’Ucraina. Il presidente Berlusconi ha espresso chiaramente la sua preoccupazione per una guerra che si sta combattendo da troppo tempo e sta stremando un intero popolo. Evitare l’inasprimento del conflitto e cercare di riportare la pace è un dovere di tutti. Lo sa perfettamente il nostro presidente, da sempre protagonista nella politica estera per le sue straordinarie capacità diplomatiche. Lo dovrebbe sapere anche quella sinistra che oggi attacca in modo scomposto e pretestuoso Berlusconi, dal quale, invece, avrebbe tanto da imparare”, dichiara la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli.
"Forza Italia è sempre stata dalla parte dell'Europa, con la Nato, con gli Stati Uniti. Il presidente Silvio Berlusconi lavora sin dall’inizio del conflitto per la pace e ancora oggi lo ha fatto rilanciando la sua idea di un Piano Marshall per la ricostruzione dell’Ucraina quale strumento per ottenere il cessate il fuoco e risparmiare nuove vittime", afferma Alessandro Cattaneo, capogruppo di Forza Italia alla Camera. "La strada seguita finora -aggiunge- non ha portato la pace: il solo invio di armi, sempre più potenzialmente offensive, non ha risolto la crisi. Siamo ancora in tempo per evitare che la guerra si prolunghi con le conseguenze drammatiche che conosciamo. Strumentalizzare le sue parole, come provano a fare sinistra e Terzo polo, non servirà a far cambiare idea agli italiani che sono seriamente preoccupati per il rischio che la guerra prosegua ancora a lungo, col rischio che qualcuno faccia ricorso ad armi nucleari".