Iran, libero il regista Mohammad Rasoulof: era in carcere per critiche al regime

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Le autorità di Teheran hanno liberato l'uomo dal carcere di Evin, dove si trovava dallo scorso luglio. Il regista nel 2020 ha vinto l'Orso d'Oro alla Berlinale per il film ''Il Male non esiste'' ma non ha potuto ritirare il premio perché gli era stato vietato di lasciare il Paese

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Il regista iraniano Mohammad Rasoulof è stato rilasciato. Lo riporta il giornale riformista Shargh, secondo il quale le autorità di Teheran hanno liberato il regista dal carcere di Evin, dove si trovava dallo scorso luglio per aver criticato il governo di Ebrahim Raisi. Rasoulof non è l’unico regista ad essere stato incarcerato a causa del contenuto dei propri film. Lo stesso destino era toccato al collega Jafar Panahi, anch’egli rilasciato dal carcere lo scorso 3 febbraio. Uno dei film più famosi di Rasoulof tocca il tema della pena di morte in Iran, ''Il Male non esiste'': pellicola premiata con l'Orso d'Oro alla Berlinale nel 2020, ma non aveva potuto ritirare il premio perché gli era stato vietato di lasciare l’Iran.

L'amnistia di Khamenei

Il pluripremiato regista iraniano è tornato libero dopo otto mesi trascorsi in carcere per aver criticato la repressione delle proteste innescate dal crollo di un edificio. Il quotidiano locale ha anche pubblicato una foto del regista in strada insieme a due altri detenuti usciti di prigione. Shargh non specifica comunque quando il regista sia stato liberato né le autorità hanno fornito dettagli in merito. Ali Khamenei, la Guida Suprema, ha annunciato all'inizio del mese un'amnistia e la riduzione delle pene detentive, e negli ultimi giorni ci sono state diverse scarcerazioni. Non è chiaro se il rilascio di Rasoulof faccia parte di questa amnistia.

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