
Terremoto in Turchia e Siria, le immagini aeree di Idlib rasa al suolo. FOTO
La provincia siriana, già duramente colpita negli anni scorsi dal conflitto civile, è stata dichiarata "zona disastrata”. Danni anche ad Aleppo. “Non ho mai avuto questa sensazione nemmeno nei lunghi anni della guerra”, ha dichiarato un sopravvissuto

Tra le zone più colpite dal violento terremoto di magnitudo 7.8 al confine tra Turchia e Siria c’è la provincia di Idlib: la Protezione civile della regione nord-occidentale siriana ha dichiarato l’intera area "zona disastrata”. Interi villaggi, come è visibile nelle immagini aeree, sono stati rasi al suolo
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Le zone più devastate sono quelle al confine con la Turchia. La scossa di magnitudo 7.8 ha colpito in piena notte, sorprendendo molte persone in casa: “Dormivamo profondamente quando abbiamo sentito un terremoto pazzesco. Mi sono svegliato e con i miei bambini e mia moglie sono uscito dalla porta di casa”, ha raccontato Abdel, ricoverato con ferite alla testa
Terremoto in Turchia e Siria: le ultime notizie. DIRETTA
“Un attimo dopo che ho aperto la porta l'intero edificio” di quattro piani “è venuto giù”, ha aggiunto Abdel, che vive nel villaggio di Azmarin vicino a Idlib. “Le mura ci sono cadute addosso, ma mio figlio è riuscito a uscire. I nostri vicini sono tutti morti, ma la mia famiglia si è salvata"
Terremoto in Turchia, le immagini della devastazione. FOTO
Abdel ha raccontato di aver cominciato a strillare e la gente si è radunata intorno: "E così ci hanno tirato fuori dalle macerie". I figli sono stati portati all'ospedale di Darkush
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In Siria non è soltanto la zona di Idlib, già duramente colpita negli scorsi anni dalla guerra civile nel Paese, a essere stata devastata dal terremoto: ad Aleppo, altra città martire del conflitto, circa 50 edifici sono crollati e si scava ancora tra le macerie alla ricerca di sopravvissuti
Terremoto Turchia-Siria, rasa al suolo la zona dei campi profughi
Anas, 37enne che vive ad Aleppo ha raccontato che quando ha sentito la scossa, in piena notte, è "corso giù dalle scale come un pazzo" con in braccio il suo bambino e aiutando la moglie incinta

"Una volta in strada, abbiamo visto decine di famiglie in preda a terrore e shock”, ha aggiunto Anas. “Alcuni cadevano in ginocchio piangendo o pregando, come se fosse il Giorno del Giudizio. È molto più difficile di cannonate e pallottole. Non ho mai avuto questa sensazione nemmeno nei lunghi anni della guerra"

"Le strutture sanitarie sono colpite e sopraffatte e il personale medico nel nord della Siria sta lavorando 24 ore su 24 per rispondere all'enorme numero di feriti”, ha fatto sapere Medici Senza Frontiere. “Fin dalle prime ore, le nostre squadre hanno curato circa 200 feriti e abbiamo ricevuto 160 vittime nelle strutture e nelle cliniche che gestiamo o supportiamo nel nord di Idlib”

“Il numero delle vittime aumenta di ora in ora”, ha sottolineato Medici senza Frontiere, annunciando che anche "uno dei membri del nostro staff è stato trovato morto sotto le macerie della sua casa a Idlib, e altri hanno perso i loro familiari"

"I bisogni sono molto alti nel nord-ovest della Siria poiché questo terremoto aggiunge uno strato drammatico per le popolazioni vulnerabili che stanno ancora lottando dopo molti anni di guerra”, ha detto il capo missione di Msf in Siria Sebastien Gay. “Le enormi conseguenze di questo disastro richiederanno uno sforzo di aiuti internazionali all'altezza"
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