Scontri fra polizia e manifestanti nel sito della più grande miniera a cielo aperto della Germania, dove è arrivata anche l'attivista svedese Greta Thunberg che accusa la Germania di essere "uno dei Paesi più inquinanti del mondo e di avere un'enorme responsabilità"
Violenti scontri tra forze dell’ordine ed ecoattivisti a Lutzerath, in Germania. Il sito situato nel bacino del Reno tra Dusseldorf e Colonia deve essere bonificato per consentire l'espansione della miniera di lignite gestita dalla società energetica tedesca RWE. Poliziotti in tenuta antisommossa con caschi e scudi, contro gli attivisti che occupano questo borgo abbandonato. Circa diecimila manifestanti antiminiera stanno manifestando da giorni per impedire le estrazioni di carbone del colosso energetico. “La stragrande maggioranza delle persone è pacifica, ma ci sono elementi estremi, come i black block che alimentano i disordini”. Lo riferisce all’agenzia stampa Ansa il portavoce della polizia di Aquisgrana, Dietmar Bruening. Si sono verificati lanci di razzi e pietre contro gli agenti che hanno dovuto usare lo spray al peperoncino per difendersi. Sul posto è poi arrivata anche l'attivista Greta Thunberg: "La Germania inquina, ha grandi responsabilità".
Lo sgombero
Intanto vanno avanti le operazioni di sgombero degli attivisti che sono da giorni sul posto. Particolarmente impegnativa l'evacuazione di un tunnel nel quale diversi manifestanti si sono radunati rifiutandosi di uscire. Stando ai numeri della polizia, circa 470 attivisti hanno già lasciato il sito di Luetzerath. Ci sarebbero ormai soltanto una ventina di occupanti dentro la miniera che dovrà servire all'estrazione del carbone del colosso energetico Rwe.
approfondimento
Industria, la Germania apre agli aiuti comuni Ue
Greta bacchetta la Germania: "Inquina, ha grande responsabilità"
Sul posto, che si trova nel Land del Nordreno-Vestfalia, è arrivata anche Greta Thunberg, per esprimere personalmente il suo sostegno alla causa. "E' vergognoso che il governo tedesco faccia accordi e compromessi con aziende come RWE", dichiara l'attivista. “Il carbone di Lutzerath deve rimanere nel terreno” afferma Greta ai manifestanti chiedendo che il clima non venga sacrificato “alla crescita a breve termine e all'avidità delle imprese”. Poi bacchetta la Germania: “Inquina, ha grande responsabilità". E di nuovo rivolgendosi ai manifestanti: “Voi siete la dimostrazione che i cambiamenti non arriveranno da coloro che stanno al potere, dai governi o dalle imprese, dai cosiddetti leader. No, i leader sono qui. Sono le persone che siedono nelle case sugli alberi e che già da anni difendono Luetzerath” aggiunge Greta che promette: “Questa lotta non finisce”.