Bertone: "provai a fargli rinviare la rinuncia ma aveva deciso nella preghiera"
Delle dimissioni Benedetto XVI ha iniziato a parlarmene nella primavera del 2012 ''ma io ritenevo che fosse un pensiero passeggero. Con più fermezza abbiamo affrontato l'argomento durante l'estate e ho constatato quanto fosse radicato in lui questo proposito maturato nella preghiera e nella riflessione''. Lo racconta in un'intervista alla Stampa il cardinale Tarcisio Bertone, nominato segretario di Stato vaticano proprio da Ratzinger. ''Era un amico sincero. Per la sua naturale discrezione e finezza non ci siamo mai dati del tu, ma la confidenza e la lealtà degli amici di fatto ci univa''. Tornando alla rinuncia, ''il mio animo era turbato e oppresso all'idea della reazione che un tale evento avrebbe suscitato nella Chiesa e non solo. La mia preghiera si è fatta più intensa e le mie notti erano meno tranquille. Provavo a fargli dilazionare l'annuncio il più possibile prendendo come scusa anche la promessa fatta di concludere, in occasione del Natale, il suo libro sull'infanzia di Gesù, così da offrire alla Chiesa l'intera trilogia su Gesù di Nazaret. Così avvenne e l'annuncio della rinuncia fu prorogato fino all'11 febbraio 2013, festa della Madonna di Lourdes. Il libro aperto fu da me posto nell'artistico presepe allestito all'ingresso del mio appartamento come segno di gratitudine per il dono fatto alla Chiesa''.