Il presidente del M5s: "Un governo che si presenta a Bruxelles strizzando l'occhio agli evasori non depone a favore della nostra reputazione. Questo scandalo ci impone di non nascondere la testa sotto la sabbia"
"Sicuramente i partiti coinvolti da questo scandalo devono fare chiarezza al più presto". A dirlo è Giuseppe Conte, in un'intervista a Repubblica, con riferimento al Qatargate. "La maggioranza Meloni sta abbassando le difese delle nostre istituzioni, colpendo la legge Spazzacorrotti. Di fronte allo scandalo del Qatar, lancio un appello a tutti i leader di partito: lavoriamo subito per approvare una legge sul conflitto di interessi e per regolamentare le lobby".
"Scandalo impone di non tenere la testa sotto la sabbia"
Per Conte "un governo che si presenta a Bruxelles strizzando l'occhio a evasori e corrotti e proponendo un 'liberi tutti' sul tetto del contante non depone a favore della nostra reputazione. L'Italia oggi riscopre la questione morale che, però, non può ridursi a una discussione da tirare fuori all'occorrenza. Il Qatargate ci impone di non nascondere la testa sotto la sabbia".
"Renzi? Inaccettabile stipendio da regimi autocratici"
"Già un anno prima dell'intervista con Eugenio Scalfari, lo stesso Berlinguer ricordava a l'Unità che la questione morale era diventata 'questione politica' perché decisiva per 'la ripresa di fiducia nelle Istituzioni'", precisa Conte, che poi riserva un affondo a Renzi: "'È inaccettabile che un senatore della Repubblica, pagato dai cittadini, vada in giro per il mondo a fare il testimonial di regimi autocratici dietro pagamento di lauti compensi. Non è una frase mia, ma di Calenda, pronunciata prima di allearsi con Renzi. Per una volta la penso come lui, ma non dobbiamo personalizzare: nessun parlamentare italiano deve ricevere contributi, a qualsiasi titolo, da un altro Stato".