Uk, economia a rischio per la mancanza di 500mila lavoratori: ecco perché

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L'esodo di oltre mezzo milione di persone dalla forza lavoro solleva timori di una crescita più debole e di un'inflazione più elevata, afferma il rapporto di Lords

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Un esodo di oltre mezzo milione di persone dalla forza lavoro britannica dalla pandemia di Covid sta mettendo l'economia a rischio di una crescita più debole e di un'inflazione persistentemente più elevata, si evince da un rapporto della commissione per gli affari economici della Camera dei Lord. Il forte aumento dell'inattività economica – quando gli adulti in età lavorativa non sono né occupati né in cerca di lavoro – dall'inizio dell'emergenza sanitaria sta ponendo "serie sfide" all'economia, si legge nel rapporto. In un contesto di grave carenza di personale in tutto il paese, il pensionamento anticipato tra i 50 e i 64 anni è stato il maggiore contributo all’aumento dell'inattività economica di 565.000 lavoratori dall'inizio della pandemia.

Danneggiata la crescita economica

L'aumento dei tassi di malattia tra gli adulti in età lavorativa, così come i cambiamenti nella struttura della migrazione dopo la Brexit e l'invecchiamento della popolazione del Regno Unito sono stati anche fattori chiave dietro l'aumento della forza lavoro "mancante", afferma il rapporto dei Lords. Il rischio è che ne risulti danneggiata la crescita economica nel breve termine, riducendo anche le entrate fiscali disponibili per finanziare i servizi pubblici. 

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L'inflazione è rallentata

Il calo dell'offerta di lavoro potrebbe anche aumentare la pressione inflazionistica, poiché i datori di lavoro competono per un minor numero di lavoratori disponibili aumentando i salari. L'inflazione è rallentata da un picco di oltre l'11% in ottobre al 10,7% in novembre, ancora tra i tassi più alti dai primi anni 1980. La crescita media dei salari nel Regno Unito si è rafforzata a circa il 6% negli ultimi mesi, sebbene rimanga significativamente al di sotto dell'inflazione.

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Risultati desolanti

Riflettendo sui rischi per l'economia, il cancelliere, Jeremy Hunt, ha utilizzato la dichiarazione autunnale del mese scorso per lanciare una revisione della partecipazione della forza lavoro, che dovrebbe concludersi all'inizio del prossimo anno. Lord Bridges di Headley, presidente della commissione per gli affari economici dei Lord, ha dichiarato: "Presi insieme questi risultati sono, come a metà inverno, desolanti. L'aumento dell'inattività economica rende più difficile controllare l'inflazione, danneggia la crescita e mette sotto pressione le finanze pubbliche già sotto pressione. Secondo Headley “è fondamentale che il governo faccia di più per capire le cause dell'aumento dell'inattività e se questa tendenza è destinata a persistere”.

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