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Papa Francesco: "Ho già firmato le dimissioni in caso di impedimento medico"

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Così il pontefice nell'intervista al quotidiano spagnolo Abc. Bergoglio ha trattato vari temi di attualità e ha parlato del ruolo delle donne all'interno della Curia: "Nominerò una donna a capo di un dicastero. Non c'è nessun ostacolo", ha dichiarato

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"Ho già firmato le mie dimissioni". Questa la rivelazione di Papa Francesco al quotidiano spagnolo Abc. Alla domanda del giornalista 'Cosa succede se un pontefice diventa improvvisamente invalido per problemi di salute o per incidente?', il Pontefice ha risposto di aver già predisposto tutte le carte. "Era Tarcisio Bertone il Segretario di Stato. Le firmai - ha raccontato - e gli dissi: "In caso di impedimento per motivi medici o che so, ecco le mie dimissioni. Ce le avete già'". Non so a chi le abbia date il cardinal Bertone, ma gliele ho date io quando era segretario di Stato".

"Nominerò una donna a capo d'un dicastero" 

Papa Francesco ha parlato anche del ruolo delle donne all'interno della Curia. Alla domanda sull'aver nominato diverse donne per alte cariche della Curia, ma ancora nessuna come numero uno di un dicastero, Bergoglio ha risposto: "È vero. Ma ci sarà. Ne ho in mente una per un dicastero che si renderà vacante tra due anni. Non c'è nessun ostacolo a che una donna guidi un dicastero dove un laico possa essere prefetto". 

Ucraina? "Non vedo fine a breve termine"

Il Pontefice ha rivolto un pensiero anche all'Ucraina, dove i combattimenti proseguono da ormai 10 mesi. "Non vedo una fine a breve termine - ha commentato - perché si tratta di una guerra mondiale. Non dimentichiamolo. Ci sono già diverse mani coinvolte nella guerra. È globale. Credo che una guerra venga combattuta quando un impero inizia a indebolirsi, e quando ci sono armi da usare, da vendere e da testare. Mi sembra che ci siano in mezzo molti interessi". E' quanto afferma papa Francesco nell'intervista al quotidiano spagnolo Abc a proposito della guerra in Ucraina, contro la quale si è espresso in più di cento occasioni. "Faccio quello che posso. Non ascoltano. Ciò che sta accadendo in Ucraina è terrificante. C'è un'enorme crudeltà. È una cosa molto seria. Ed è questo che denuncio continuamente", osserva. E sui suoi tentativi di svolgere un ruolo di mediatore, anche se c'è chi, da entrambe le parti, critica le sue parole, Francesco risponde: "Qua ricevo tutti. Ora Volodymir Zelensky mi ha mandato per la terza volta uno dei suoi consiglieri religiosi. Sono in contatto, ricevo, aiuto...". 

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Francesco: "Si governa con la testa, non con il ginocchio"

Papa Bergoglio prorpio ieri, 17 dicembre, ha compiuto 86 anni ma sembra deciso a non venire meno a tutti i suoi impegni da Capo della Chiesa. Il Pontefice negli scorsi mesi ha avuto problemi a un ginocchio che lo ha costretto a un periodo di riposo e a farsi trasportare in sedia a rotelle. Ora sta meglio: "Sto già camminando - ha affermato -, la decisione di non operarmi si è rivelata giusta. Si governa con la testa, non con il ginocchio". 

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L''indietrismo' della Chiesa

Nell'intervista al quotidiano spagnolo il Pontefice ha affrontato molti temi di attualità, dai problemi della Chiesa alle questioni politiche più importanti. "A volte ci sono posizioni di fede immatura, che non si sentono sicure e sono legate a una cosa, si aggrappano a ciò che si faceva prima". Così Papa Francesco ha risposto in merito alle critiche ricevute dalle correnti più vicine alla Chiesa che vedono nei suoi gesti e nelle sue parole un allontanamento dalla dottrina religiosa. "Il problema - ha aggiunto Bergoglio - non è la tradizione. La tradizione è la fonte di ispirazione. La tradizione sono le nostre radici che ti fanno crescere e andare avanti e crescere e ti fanno crescere verticalmente. Il problema è tornare indietro. In italiano lo chiamo 'indietrismo': il peccato di tornare indietro per sicurezza. E penso che ciò accada nella Chiesa".

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Ratzinger un "grande uomo"

A quasi dieci anni dalla rinuncia di Benedetto XVI, papa Francesco dice al quotidiano spagnolo Abc che "lo visito spesso e vengo edificato dal suo sguardo trasparente. Vive in contemplazione... Ha un buon senso dell'umorismo, è lucido, molto vivo, parla piano ma segue la conversazione. Ammiro la sua lucidità. È un grande uomo". E su che cosa apprezza di più nel suo predecessore, Bergoglio dice che "è un santo. È un uomo di alta vita spirituale". Ha intenzione di definire lo status giuridico di Papa emerito? "No. Non l'ho toccato affatto, né mi è venuta l'idea di farlo. Ho la sensazione che lo Spirito Santo non ha interesse a che mi occupi di queste cose", risponde il Pontefice. E dinanzi alla riflessione che per Benedetto, oggi 95/enne, sarebbe stato molto difficile governare la Chiesa se non avesse presentato la rinuncia, Francesco si limita a rilevare: "I 'futuribili' sono sempre ingannevoli, quindi non entro in questi discorsi". 

"Su abusi nessun negoziato"

Sui casi di abusi sessuali "non è possibile alcun negoziato". Così Papa Francesco ha risposto a una domanda su quanto sia difficile incontrare le vittime (come iniziò a fare Benedetto XVI). "E' molto doloroso, molto doloroso - ha sottolineato -. Si tratta di persone che sono state distrutte da chi avrebbe dovuto aiutarle a maturare e a crescere. Questo è molto duro. Anche se si trattasse di un solo caso, è mostruoso che la persona che dovrebbe condurti a Dio ti distrugga lungo la strada. E su questo non è possibile alcun negoziato". 

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