I reporter erano stati "banditi" dal social media perché accusati dal tycoon di essere una minaccia per la sua famiglia e mettere a rischio la sua privacy. "La gente si è espressa. Gli account che hanno diffuso la mia posizione si vedranno togliere la sospensione da ora", ha annunciato, spiegando che dei 3,9 milioni di persone che hanno preso parte alla votazione, il 59% ha votato per il ripristino dei profili
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Elon Musk ha annunciato che farà ripristinare gli account su Twitter di vari giornalisti che erano stati banditi dal social media di sua proprietà e che lui accusava di essere una minaccia per la sua famiglia e mettere a rischio la sua privacy. "La gente si è espressa. Gli account che hanno diffuso la mia posizione si vedranno togliere la sospensione da ora", ha detto il tycoon, patron di Tesla e SpaceX e dello stesso Twitter. La scelta è arrivata dopo aver proposto un referendum fra gli iscritti. Dei 3,9 milioni di persone che hanno preso parte alla votazione, fa sapere Musk, il 59% ha votato per il ripristino degli account dei reporter.
La sospensione dei giornalisti
L'ultima disputa risale a mercoledì scorso, quando Musk decise di sospendere l'account di @elonjet, un social creato da uno studente che traccia i movimenti del suo jet privato. Musk in quell’occasione ha sostenuto che la mossa fosse necessaria, perché qualcuno, da lui definito uno "stalker pazzo”, era riuscito a tracciare i movimenti di un'auto a Los Angeles che trasportava uno dei suoi bambini. Poi ieri, 16 dicembre, Musk ha deciso di sospendere anche gli account di alcuni giornalisti del New York Times, Washington Post, Cnn e alcuni freelance che lui accusa di aver condiviso in tempo reale le coordinate sulla posizione di Musk.
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Lo strumento del referendum su Twitter
Non è la prima volta che Musk usa lo strumento del referendum su Twitter per prendere decisioni riguardo al social. A novembre, per esempio, il tycoon aveva annunciato che avrebbe ripristinato gran parte degli account banditi precedentemente, dopo che il suo referendum-sondaggio lampo tra gli utenti (oltre 3 i milioni di voti raccolti) si era concluso con il 72% di “sì” e quasi il 28% di “no”.