I motivi sono legati alla sospensione del servizio ferroviario a causa delle violente proteste per la destituzione e l’arresto dell’ex presidente Castillo. Sarebbero tra 30 e 40 le persone bloccate nella zona, secondi fonti diplomatiche italiane
Centinaia di turisti stranieri, tra anche alcune decine di italiani, sono bloccati da martedì nell'area turistica del Machu Picchu, in Perù, dopo che il servizio ferroviario è stato sospeso a causa delle violente proteste legate alla destituzione e all'arresto dell'ex presidente Pedro Castillo. Fonti diplomatiche italiane hanno riferito all'agenzia Ansa della presenza di varie decine di cittadini italiani presenti nel Paese, e che sarebbero tra 30 e 40 le persone ad essere passate in questi giorni nella regione di Cusco e Machu Picchu, attualmente bloccate nella zona. Tra loro, anche quattro ragazze bloccate a Checacupe.
Oltre 700 turisti bloccati nell’area turistica
In base a quanto riferito dalle autorità municipali di Machu Picchu, sarebbero per la precisione 779 i turisti bloccati nell'area turistica da martedì, giorno in cui anche l'aeroporto di Cusco è stato chiuso a causa delle proteste.
La situazione in Perù
Intanto è arrivato a nove il numero dei morti nell’ambito degli scontri tra manifestanti e polizia, in corso in tutto il Perù. Un manifestante di 51 anni è morto ieri, nella regione settentrionale di La Libertad, travolto da un camion che procedeva a forte velocità. In queste ore, tra l’altro, procede intensamente l'attività politica e giudiziaria, con un plenum del Parlamento in cui si discute sull'anticipo delle elezioni generali. E un tribunale per le indagini preliminari valuterà la richiesta della procura generale di mantenere l'ex presidente Castillo in custodia cautelare per 18 mesi.