Trovato in Perù il cadavere dell'ingegnere scomparso sulle Ande

Lombardia
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Si tratta di Alberto Fedele, scomparso lo scorso 4 luglio mentre faceva trekking. L'uomo si trovava nel Paese sudamericano come volontario di WeWorld onlus

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Il cadavere congelato trovato ieri da una squadra di soccorritori nella provincia peruviana di Urubamba è di Alberto Fedele, l'ingegnere originario della provincia pavese, scomparso lo scorso 4 luglio mentre faceva trekking sulle Ande. Fedele si trovava nel Paese sudamericano come volontario di WeWorld onlus. 

@Ansa/ Per gentile concessione di We World Onlus

"Riconosciuto grazie a zaino e vestiti"

"È confermato che il corpo ritrovato è di Alberto - ha detto all'ANSA il presidente di WeWorld, Marco Chiesara - È stato riconosciuto grazie allo zaino e ai vestiti. Probabilmente è scivoltato durante l'escursione". Il giorno della sua scomparsa Fedele, che era operava a Cusco con la ong, era partito da solo prima dell'alba senza un particolare equipaggiamento, e con un telefono cellulare che non fu possibile raggiungere anche per mancanza di campo. Il suo rientro era previsto verso le 19, ma di lui da quel giorno non si è saputo più niente.

Il ritrovamento

Stamattina la polizia del Perù ha dato la notizia del ritrovamento di un cadavere da parte di una squadra di soccorritori nella provincia di Urubamba. In una comunicazione ai media la polizia ha indicato che "il corpo inerte del giovane è stato localizzato al termine di una ardua ricerca su un lato della laguna Juchuyccocha, nel settore del Chicòn della provincia di Urubamba". Già in agosto era stato ritrovato un altro corpo nella stessa zona, ma le analisi condotte dagli esperti avevano subito escluso che si trattasse del cooperante italiano.

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