Il 30enne pavese è scomparso dal 4 luglio dopo una gita sulle Ande, in Perù. Le autorità locali escludono sia suo il cadavere rinvenuto dalle parti di Cusco il 19 agosto
Non è il corpo di Alberto Fedele, il cooperante italiano di 30 anni scomparso da più di cinquanta giorni in Perù, quello ritrovato il 19 agosto nella zona di Cusco. Era il 4 luglio scorso infatti quando il giovane, impegnato in un trekking sulle Ande, è scomparso.
La ricostruzione
Secondo le indagini compiute dalle autorità peruviane il corpo ritrovato apparterrebbe ad una persona alta circa un metro e cinquanta, deceduta già da tre mesi, escludendo quindi si tratti dell’italiano: è comunque previsto in questi giorni l’esame del Dna. Fedele, ingegnere di origini pavesi, si trovava nel paese sudamericano volontario con la onlus WeWorld, e il giorno della scomparsa era partito alle 5 del mattino per un’escursione nella laguna di Juchuyocha con rientro previsto alle 19, ma del ragazzo da quel giorno si sono perse completamente le tracce.