
Babbo Natale, da Santa Claus a Père Noël: ecco come viene chiamato nel mondo
Sono tanti gli appellativi con i quali è conosciuto il personaggio che consegna i doni la notte del 25 dicembre. Tante le versioni più "classiche", ma ce ne sono alcune molto particolari, come quelle presenti in Nord Europa, dove si fa riferimento alla festa pagana di Yule, e in Islanda, dove sarebbero addirittura 13 coloro che consegnano doni ai bambini in questo periodo. Ecco tutti i nomi raccolti da uno studio della piattaforma online per l'apprendimento delle lingue Preply

Che tu lo chiami Babbo Natale o San Nicola, l’allegro vecchietto che consegna i regali di Natale rimane una delle figure più famose e amate al mondo. Ma come viene chiamato questo iconico personaggio natalizio nei diversi Paesi? A scoprirlo è uno studio di Preply, piattaforma online per l'apprendimento delle lingue
GUARDA IL VIDEO: Da Santa Claus a Pere Noel, tutti i nomi di Babbo Natale
TANTI NOMI, ALCUNI ANCHE ORIGINALI – I nomi per identificare uno dei personaggi più caratteristici di questo periodo sono tantissimi, alcuni anche originali, come il gallese “Spazzacamino John” (Siôn Corn) o il termine "Viejito Pascuero", diffuso in Cile. Il più comune però resta quello di “Babbo Natale”, declinato in molte lingue in modalità non troppo differenti
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LE TRADUZIONI - In francese, infatti, si traduce in Père Noël, nome utilizzato non solo Oltralpe ma anche in Paesi francofoni come il Camerun e il Marocco. Anche il nome spagnolo Papá Noel si traduce direttamente come Babbo Natale ed è usato in Spagna e in gran parte del Sud America. Altre traduzioni sono Pai Natal (Portogallo); Papai Noel (Brasile); Baba Noel (Iraq); Bābā Noel (Iran) e Noel Baba (Turchia)
Il sito di Preply con la notizia
NONNO GELO – Altro nome popolare è quello che rimanda all’idea di “nonno” o “Nonno Gelo”. Questo nome ha origine da una figura leggendaria della mitologia slava, Ded Moroz, sempre accompagnato da sua nipote Снегурочка (Snegurochka, in russo “Fanciulla delle Nevi”), ed è comune nell’Europa sud-orientale, utilizzato da Paesi come Croazia (Đed Mraz), Macedonia e Russia (Дед Мороз – Ded Moroz), Serbia (Деда Мраз – Deda Mraz) e Bielorussia (Дзед Мароз – Dzied Maroz)
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SAN NICOLA – Altro riferimento celebre al nome di Babbo Natale è quello che rimanda a San Nicola, santo patrono che divenne noto per i suoi atti di carità e la generosa abitudine di fare regali. Una sorta di “Babbo Natale” ante litteram, che ha ispirato il nome utilizzato in molti Paesi europei. Un esempio sono l’Ungheria (Mikulás); la Svizzera (Samichlaus); l’Austria (St Nikolaus) e la Polonia (Święty Mikołaj)
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LA VARIANTE SANTA CLAUS – C’è poi la variante “Santa Claus”, derivante dall’olandese Sinterklaas, originario dell’America e diventato popolare nel XIX secolo. Sinterklaas deriva da San Nicola e il suo giorno si celebra il 5 dicembre nei Paesi Bassi e in Belgio, durante la “serata di Sinterklaas”, nella quale i regali vengono scambiati. Molti Paesi usano Santa Claus (o la rispettiva variante di questo nome). Paesi di lingua inglese come Stati Uniti, Canada, Australia e Regno Unito usano comunemente questo nome, insieme al più tradizionale Babbo Natale
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LA FESTA PAGANA DI YULE - I Paesi del Nord Europa hanno una loro denominazione che deriva dall’antica festa pagana di Yule, celebrata dai popoli germanici che un tempo occupavano l’Europa centrale e la Scandinavia. In Finlandia, la figura di Babbo Natale si chiama joulupukki, cioè “Capra Yule”, e si basa su antiche tradizioni pagane, anche se al giorno d’oggi il termine è usato anche quando si parla del moderno Babbo Natale
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NEGLI ALTRI PAESI DEL NORD EUROPA - Anche la Norvegia e la Svezia hanno i propri nomi per Babbo Natale, basati sul folklore nordico: il norvegese Julenissen e il nome svedese Jultomte significano letteralmente “Folletto Yule” o “Gnomo Yule”. I nomi Jõuluvana (usato in Estonia) e Julemanden (usato in Danimarca) significano approssimativamente “Vecchio Yule” e “l’Uomo Yule”

I RAGAZZI YULE – Se in tutto il mondo chi porta i regali è uno solo, in Islanda sono ben tredici: sono i Jólasveinar o “Ragazzi Yule”. Si dice che i Jólasveinar visitino i bambini uno alla volta nelle tredici notti che precedono il giorno di Natale, lasciando un regalo per coloro che si comportano bene. Ciascuno degli Yule Lads ha il proprio nome e una personalità specifica, da Þvörusleikir (Lecca-Cucchiaio) a Gluggagægir (Sbircia-Finestra)
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