In occasione del vertice nella capitale albanese tra i leader europei e quelli dei Balcani occidentali, il premier italiano ha rivendicato la posizione di Roma sui principali dossier comunitari. Ai giornalisti ha inoltre espresso la sua opinione anche sui temi nazionali, come la riforma della giustizia e il Pnrr, la cui importanza è stata recentemente ribadita anche dal capo dello Stato
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“Penso che abbiamo una grande responsabilità con i Paesi dei Balcani occidentali, specialmente dopo l'aggressione russa all'Ucraina”. Parola di Giorgia Meloni: il premier è stato oggi a Tirana, in Albania, dove si è tenuto il vertice tra Unione europea e Balcani occidentali. “Bisogna rafforzare il processo per la prosecuzione dell'ingresso di questi Paesi nel sistema comunitario. Ci sono molte materie su cui dobbiamo lavorare insieme e cercheremo di fare il nostro meglio. Si può contare sull'Italia". L’occasione serve a rinsaldare “la storia di amicizia e collaborazione tra Roma e questi Paesi” e, a detta del premier, “mi pare di aver trovato quell'attenzione per il nostro ruolo che il governo sta portando avanti dall'inizio”. Ha poi aggiunto che “oggi ho avuto un bilaterale con il premier serbo e uno con l’omologo albanese: c'è grande voglia di Italia, le nostre aziende e il nostro know how sono sempre molto bene accolti ma questo si può implementare".
Il rapporto con la Commissione
Tra le questioni più sentite per la premier c’è la decontribuzione Sud, che ha ricevuto l’avvallo da parte dell’esecutivo di Bruxelles. “Accogliamo con soddisfazione la decisione della Commissione europea di autorizzare il prolungamento di decontribuzione Sud fino al 31 dicembre 2023. Ringrazio i ministri Fitto e Calderone per il lavoro che hanno portato avanti. È un impegno che ci eravamo assunti in campagna elettorale e che abbiamo mantenuto. Il governo continuerà a lavorare, di concerto con le istituzioni europee, per rendere questa misura strutturale”. Piace decisamente meno la proposta della Commissione di un tetto al prezzo del gas. "La proposta non è sufficiente: bisogna affrontate questioni come fermare i costi della speculazione, le risorse sono problematiche da noi e quindi si cercano soluzioni", ha dichiarato Meloni che però ha ribadito “la centralità dell’Italia sul tema”. Non è un caso, infatti, se il premier ha colto l’occasione del vertice in Albania per un confronto con l'omologo tedesco: “Ho incontrato il cancelliere Olaf Scholz, con cui ho avuto un lungo confronto sul tema dell'energia, in vista del Consiglio europeo, ma anche tenendo in considerazione un ruolo che l'Italia può giocare sul tema dell'approvvigionamento energetico in un momento molto difficile”.
Il tema migranti
Altro tema da affrontare sono i migranti, dove il confronto è difficile non solo con Bruxelles ma anche con gli altri governi europei. "Non ho incontrato Macron, con la Francia i rapporti continuano, ci sono fior fiore di bilaterali con i nostri ministri, io e il presidente francese saremo al vertice di Alicante, poi al Consiglio europeo. Ma l'approccio verso i migranti non può essere un tema solo italiano. Si deve passare dalla redistribuzione presunta ai nuovi decreti sui flussi", ha dichiarato il premier, che però ha apprezzato la presa di posizione comunitaria, che ha ridato centralità al tema. “Tra il Mediterraneo e la rotta balcanica come Italia siamo in una tenaglia. Per la prima volta la commissione europea ha messo il tema della rotta mediterranea come prioritario insieme alla difesa dei confini. Non era mai accaduto. A mio parere questo è successo perché l'Italia ha posto la questione”. È evidente, secondo il premier, come il fenomeno “per come è stato gestito finora non risolve il problema”.
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Il Pnrr e le riforme
A stretto giro sono arrivate anche le parole del premier sulle questioni nazionali più sentite. Una di queste è il Pnrr e le sue risorse. “Condivido le parole del presidente Mattarella: il governo dall'inizio del suo mandato sta lavorando in maniera incessante sul tema del Pnrr. Sono risorse importanti, soprattutto in una fase come quella in cui ci troviamo, ma è importante che queste risorse arrivino a terra. Ci sono una serie di questioni aperte, a partire dall'aumento dei costi delle materie prime”, ha sottolineato Meloni dall’Albania. Altra questione discussa in Italia è la giustizia e una sua possibile riforma, portata avanti in queste ore dal ministro Carlo Nordio. “È un tema, importante, che condivido: penso che la riforma della giustizia sia prioritaria e non sono l'unica a pensarlo. Al di là delle questioni di merito in molti sono d'accordo e, ovviamente, l'approccio disegnato dal Guardasigilli è condiviso da tutto il governo”, rimarca il premier.
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La Legge di Bilancio
Resta centrale la Manovra, che adesso sarà al vaglio del Parlamento. A detta del premier, “sulle grandi voci della manovra non ci sono critiche sostanziali da Bankitalia”. Questo, ha aggiunto, “significa che la manovra è fatta, è seria, dà segnali importanti in una situazione come quella con cui ci confrontiamo e soprattutto con un tempo rispetto al quale non era scontato che si facesse una manovra che io considero politica con delle scelte politiche. In qualche giorno di stesura della manovra abbiamo fatto un buon lavoro”.