Atene, bruciata l'auto di Susanna Schlein, consigliera dell'ambasciata: presunto attentato

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La sorella dell'esponente Pd Elly vittima di un attacco nella notte nei pressi della propria abitazione. Il veicolo è andato completamente distrutto nell'esplosione. Solidarietà dalla premier Meloni, che ipotizza la pista anarchica

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La Farnesina condanna con fermezza l'attacco avvenuto ad Atene contro il primo consigliere dell'ambasciata italiana Susanna Schlein (LEGGI IL PROFILO) e la sua famiglia. Durante la notte, alle 4 ora locale, ignoti hanno incendiato un'automobile della consigliera, sorella dell'esponente Pd Elly, andata distrutta dopo l'esplosione seguita al rogo. Svegliata da alcuni botti in rapida successione, Schlein si è accorta del tentativo di appiccare il fuoco a una seconda auto vicina alla quale è stata rinvenuta una molotov con la miccia semi-consumata. "La mia famiglia - ha detto Schlein - è ancora molto scossa per il terribile rischio che abbiamo corso questa notte. È stato del tutto inaspettato. Ora dobbiamo guardare avanti e non avere paura, affidandoci all'azione della magistratura italiana e greca per identificare i responsabili". La prima consigliera ha ringraziato il governo italiano per la vicinanza: "Ho ricevuto tantissimi attestati di solidarietà. Vorrei ringraziare innanzitutto il Presidente del Consiglio Meloni e il Vicepresidente Tajani, con cui ho avuto modo di parlare qui ad Atene, oltre a tutti i colleghi della Farnesina e le persone che mi hanno espresso vicinanza". 

Il rogo appiccato nella notte

La polizia greca è al lavoro sul caso, attraverso i necessari rilievi scientifici ed investigativi. L'attacco sarebbe avvenuto intorno alle 4 del mattino nel quartiere ateniese di Papagou: l'auto era parcheggiata nei pressi di un condominio ed è stata demolita dalle fiamme. Diciotto vigili del fuoco sono intervenuti sul luogo, mentre l'incendio stava per causare danni anche a un'altra auto della diplomatica. La polizia ellenica ha trovato nel cortile del condominio dove erano parcheggiate le auto liquidi infiammabili, accendini e fiammiferi, nonché una molotov con la miccia parzialmente bruciata abbandonata dagli attentatori.

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Il messaggio della premier Meloni

In una nota, la premier Giorgia Meloni ha espresso "la vicinanza personale e del governo italiano al primo consigliere dell'ambasciata d'Italia ad Atene, Susanna Schlein, e la profonda preoccupazione per l'attentato che l'ha colpita, di probabile matrice anarchica. Seguo la vicenda con la massima attenzione, anche tramite il ministro degli Esteri Antonio Tajani, oggi in visita ad Atene". E la matrice anarchica dell'attentato ipotizzata dal presidente Meloni è stata confermata dal ministro per la sicurezza dei cittadini Panagiotis Theodorikakos al ministro dell'Interno italiano Matteo Piantedosi. Lo stesso Theodorikakos ha disposto una "vigilanza rafforzata" alle sedi delle autorità diplomatiche italiane. Nelle scorse settimane scritte firmate da anarchici erano comparse sulle mura dell'ambasciata d'Italia e poco distante, su quelle della Banca di Grecia, slogan in sostegno allo sciopero della fame dell'anarchico italiano Alfredo Cospito contro la sua detenzione in regime di 41bis. Una delle scritte recitava 'Il regime del 41 bis in Italia è tortura'.  

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Tajani: "Salva per miracolo. Solidarietà e vicinanza"

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha espresso "la grande solidarietà e vicinanza del governo" al primo consigliere dell'ambasciata italiana Susanna Schlein, vittima di "un brutale attentato" nella notte ad Atene. Tajani, che era nella capitale greca, ha visitato l'ambasciata e incontrato personalmente la diplomatica italiana.  "E' un

segnale contro l'Italia", ha osservato Tajani, non certo un'azione contro una persona singola. "Purtroppo - ha aggiunto il ministro - il nostro lavoro è soggetto a imprevisti anche negativi. Per fortuna non ci sono state vittime: è salva per miracolo, ma la sua presenza in ambasciata mi ha rassicurato e l'ho trovata serena". Tajani ha ringraziato anche "tutti i diplomatici italiani che in un momento difficile hanno dimostrato grande serietà e determinazione. E questo mi fa credere nella grande capacità dei dipendenti della Farnesina". 

 

La sorella Elly (Pd): "A rischio la vita dei miei nipoti"

"Io e mia sorella ci siamo sentite, è stata lei a darmi la forza di venire stasera, mi ha detto: 'Non dobbiamo avere paura'. Per fortuna stanno tutti bene ma poteva andare diversamente: la seconda molotov era sotto casa e metteva a rischio la vita dei miei nipoti. Grazie a tutti quelli che ci hanno espresso vicinanza, al governo e a tutti i miei colleghi. Mia sorella ha deciso di tornare subito al lavoro, anche io ho voluto fare lo stesso e mi fa pensare a tutti quei funzionari pubblici che svolgono il loro lavoro e per questo diventano un bersaglio". Lo ha detto Elly Schlein (Pd), ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7. 

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