Il difensore 35enne ha origini curde e in passato ha già avuto frizioni con le autorità islamiche
Un’accusa pesante. Il calciatore iraniano Voria Ghafouri è stato arrestato davanti al figlio e portato in carcere dopo un allenamento per aver "insultato e infangato la reputazione della nazione e di aver fatto propaganda" contro lo Stato. Il campione non è impegnato ai mondiali ma ha indossato la maglia della nazionale per 28 volte.
Arrestato per "propaganda"
I suoi compagni, in Qatar, si sono rifiutati di cantare l’inno contro l’Inghilterra, come segno di protesta per le violenze scoppiate nel Paese dopo la morte di Mahsa Amini, la giovane deceduta il 16 settembre mentre era in custodia della polizia per non aver indossato nel modo considerato corretto il velo. Un monito, da parte del regime teocratico di Teheran, per i nazionali iraniani. Ghafouri, difensore di 35 anni, ha origini curde e in passato ha già avuto frizioni con le autorità islamiche. Si è schierato dalla parte dei manifestanti nelle proteste che stanno infiammando il Paese e ha sostenuto la battaglia per i diritti delle donne.