L'Arabia Saudita ha giustiziato 17 persone in 12 giorni per traffico di droga

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La ripresa delle esecuzioni è arrivata dopo che le autorità hanno posto fine a una moratoria, non ufficiale di 21 mesi, sull'uso della pena di morte per reati legati agli stupefacenti

 

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Le Nazioni Unite hanno deplorato oggi la fine in Arabia Saudita della moratoria sul ricorso alla pena di morte per reati legati alla droga: dal 10 novembre 17 uomini sono stati giustiziati per quelli che vengono definiti reati di droga e contrabbando, ha detto a Ginevra la portavoce dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Liz Throssell. "Nelle ultime due settimane le esecuzioni sono avvenute quasi quotidianamente in Arabia Saudita dopo che le autorità hanno posto fine a una moratoria non ufficiale di 21 mesi sull'uso della pena di morte per reati legati alla droga", ha affermato Throssell. I giustiziati sono quattro siriani, tre pachistani, tre giordani e sette sauditi.

 

L'Onu ha chiesto moratoria a tutto il mondo

"La ripresa delle esecuzioni per reati legati alla droga in Arabia Saudita è un passo profondamente deplorevole - ha aggiunto Throssell -, a maggior ragione pochi giorni dopo che un'ampia maggioranza dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha chiesto una moratoria sulla pena di morte in tutto il mondo".

A Muslim worshipper prays as she arrives to cast pebbles during a symbolic stoning of the devil ritual, as part of the Hajj pilgrimage in Mina, near Saudi Arabia's holy city of Mecca, on July 20, 2021. - From first light, small groups of pilgrims made their way across the Valley of Mina near Mecca in western Saudi Arabia to symbolically "humiliate" the devil at the Jamrah al-Aqaba mosque. (Photo by Fayez Nureldine / AFP) (Photo by FAYEZ NURELDINE/AFP via Getty Images)

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Garantire il diritto a un processo equo

La portavoce ha ricordato che imporre la pena di morte per reati di droga è incompatibile con le norme e gli standard internazionali. "Chiediamo alle autorità saudite di adottare una moratoria formale sulle esecuzioni per reati legati alla droga, di commutare le condanne a morte per reati legati alla droga e di garantire il diritto a un processo equo per tutti gli imputati, compresi quelli accusati di tali reati, in linea con gli obblighi internazionali".

402222 03: (FILE PHOTO) This undated photo shows the death chamber at the Georgia Diagnostic Prison in Jackson, GA. British national Tracy Housel is scheduled to be executed by lethal injection March 12 at the prison. Housel, who was born in Bermuda and holds US and British citizenship, was given the death penalty for the 1985 murder of a female hitchiker in Gwinnett County. Despite pleas by members of the British government, state officials have refused to commute his sentence. (Photo by Georgia Department of Corrections/Getty Images)

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