Migranti, Francia: "Da Italia brutto gesto ma cooperazione va avanti"

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A dirlo sono fonti dell’Eliseo, secondo cui “le persone sbarcate a Tolone saranno detratte dal numero che accogliamo quest'anno”. Parigi intanto nega l’ingresso a 123 migranti su 234 della Ocean Viking. Piantedosi: “Il sogno migratorio dei giovani dall'Africa non va gestito da trafficanti”

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La gestione italiana del caso della Ocean Viking è stato "un brutto gesto”, "l'importante è continuare la cooperazione e non fermarsi qui”: a dirlo è l'entourage del presidente Emmanuel Macron, che ha sottolineato come “le persone sbarcate a Tolone saranno detratte dal numero che accogliamo quest'anno" nell'ambito del meccanismo di solidarietà "con l'Italia”. Intanto il Ministero dell’Interno di Parigi ha fatto sapere che dei 234 naufraghi sbarcati a Tolone, 123 sono oggetto di un "rifiuto d'ingresso" in Francia (LO SPECIALE MIGRANTI).

“Lavorare insieme per trovare soluzioni”

Le fonti vicine al presidente francese, secondo quanto riporta l’Ansa, hanno sottolineato come “dobbiamo lavorare insieme per trovare soluzioni efficaci per l'immigrazione”. Per poi aggiungere: "Semplicemente, ciò che è molto chiaro, è che le persone che abbiamo accolto, saranno detratte dalla rilocalizzazione nel quadro degli acccordi che abbiamo con l'Italia". I ministri dell'Interno dell'Ue si riuniranno il 25 novembre a Bruxelles per discutere della politica migratoria dopo la crisi franco-italiana. 

Francia nega l'ingresso a 123 migranti su 234

Intanto, come detto, 123 dei 234 naufraghi sbarcati a Tolone dalla nave umanitaria Ocean Viking sono oggetto di un "rifiuto d'ingresso" in Francia. A dirlo è il Ministero dell'Interno di Parigi. Dopo lo sbarco dell'Ocean Viking a Tolone, venerdì scorso, i 234 migranti sono stati condotti in un villaggio vacanze nel dipartimento di Var, nel sud della Francia, trasformato in "centro d'attesa" extraterritoriale da cui, almeno in teoria, non sarebbero potuti uscire. Secondo informazioni diffuse oggi, i 189 adulti nella zona d'attesa sono stati tutti interrogati dall'Ufficio per la protezione dei rifugiati (Ofpra).  Dopo l'analisi dei vari dossier, l'Ofpra ha rifiutato l'accesso sul territorio francese a 123 migranti. Si sarebbero invece già dileguati 26 minori - sbarcati sempre dalla nave di Sos Mediterranee - che erano ospitati in un centro d'accoglienza nel sud del Paese.

"Altro salvataggio per la #GeoBarents Abbiamo soccorso 103 persone, tra loro 22 bambini e un uomo con una gamba rotta, da una barca di legno in difficoltà situata in acque internazionali", si legge sul profilo Twitter MediciSenzaFrontiere, 28 ottobre 2022.    NPK    Twitter / MediciSenzaFrontiere    +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++   +++NO SALES; NO ARCHIVE; EDITORIAL USE ONLY+++

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Piantedosi: “Sogno migranti non va gestito da trafficanti”

Sul tema dei migranti è tornato a parlare anche il ministro dell’Interno italiano, Matteo Piantedosi: "Il sogno migratorio dei giovani dall'Africa deve essere gestito da noi e dai Paesi da cui provengono, non dai trafficanti”, ha detto l’ex prefetto. "L'Italia ha fatto tornare la giusta attenzione degli organismi d'Europa sul tema. Il piano ruota sulla convinzione che serve ogni azione di fermezza per respingere i traffici illegali nel Mediterraneo, una via su cui siamo d'accordo tutti anche alla luce della indagine della magistratura a Caltanissetta su cosa ruota attorno al traffico di uomini in arrivo dal Nordafrica. La fermezza che vogliamo opporre e mantenere deve essere compensata con canali di flussi di ingresso legali e da un corridoio umanitario che noi siamo gli unici che già facciamo in Europa".

La posizione ai tavoli europei

La questione migranti è stata esaminata anche nella riunione di oggi pomeriggio alla Camera presieduta da Meloni. Mantovano e Belloni hanno messo sul tavolo anche le informazioni degli 007 sulla difficile situazione dei Paesi di partenza dei flussi, Libia in primis, ma anche Tunisia ed Egitto. C'è quindi da definire la posizione da portare sui tavoli europei approfittando del fatto che il clamore sul tema di queste settimane è servito a farlo inserire all'ordine del giorno e la Commissione sta lavorando ad un Piano d'azione in materia che potrebbe vedere la luce a giorni.

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