Crosetto in contatto con Stato maggiore della Difesa e ministri dei Paesi Nato

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Dopo la notizia delle due persone morte in Polonia a seguito di due esplosioni a dieci chilometri dal confine con l'Ucraina, anche l'Italia si è subito attivata. Il ministro della Difesa, appena rientrato da Bruxelles, è in costante contatto anche con la sala Operativa del Comando di Vertice Interforze (Covi) e con i ministri omologhi dei principali Paesi dell'alleanza atlantica. In Polonia è già presente una task force del nostro Paese a difesa dello spazio aereo

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Ore di fibrillazione in attesa di fare luce su quanto è successo nel villaggio di Przewodowe e su quali passi compiere. Dopo la notizia delle due persone morte in Polonia a seguito di due esplosioni a dieci chilometri dal confine con l'Ucraina, anche l'Italia si è subito attivata (GUERRA IN UCRAINA, SEGUI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).

Allerta massima anche alla Farnesina

Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, appena rientrato da Bruxelles, si è immediatamente messo in contatto costante con il Capo di Stato Maggiore della Difesa, la sala Operativa del Comando di Vertice Interforze e con i ministri omologhi dei principali Paesi Alleati della Nato. L'attenzione è massima anche dalla Farnesina. E se il Consiglio Atlantico nelle prossime ore è pronto ad esaminare i report in possesso di Varsavia, si succedono smentite e nuove versioni, con il timore - non ancora fugato - che possa trattarsi di missili russi.

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In Polonia c'è una task force italiana dell'Aeronautica 

Attualmente, in Polonia, l'Aeronautica militare italiana è presente con una task force di quattro caccia Eurofighter a difesa dello spazio aereo dei paesi membri della Nato. La base è a Malbork, dove in questo momento si trovano un centinaio di militari italiani: si tratta della cosiddetta 'Nato Air Policing', ovvero missioni a scopo puramente difensivo, supervisionate dal Comando aereo dell'Alleanza. Le azioni adottate sono il rilevamento radar dei velivoli che sorvolano le zone interessate e l'intercettazione e identificazione di quelli che non rispondono alle comunicazioni via radio e che possono essere considerati potenziali minacce.

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I nostri caccia hanno già intercettato e sorvegliato 24 veivoli russi

Al confine con l'enclave russa di Kaliningrad incuneata nell'Europa, la task force 'White Eagle' dell'Aeronautica militare negli ultimi quattro mesi, dall'inizio della missione che terminerà il 31 dicembre, ha intercettato e sorvegliato 24 velivoli russi, tra caccia Sukhoi e aerei da trasporto Ilyushin. Proprio lunedì 14 novembre era stato effettuato il ventesimo scramble per gli Eurofighter della task force, che ha sede nell'aeroporto Krolewo di Malbork, una base che dista 30 miglia da Kaliningrad, 155 miglia dalla Bielorussia e 230 miglia dall'Ucraina.

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