
Migranti in Europa: chi ne accoglie di più? I numeri su rotte, sbarchi e distribuzione
Nella prima metà del 2022 la rotta balcanica è quella che ha portato in Europa più migranti, seguita dalla rotta del centro Mediterraneo, che arriva in Italia. Nel 2021 gli arrivi via terra in Ue sono stati 87.300, mentre quelli via mare 112.600. Confrontando Italia e Germania, a settembre 2022 gli ingressi irregolari sono stati gli stessi. Se analizziamo i richiedenti asilo in rapporto alla popolazione negli ultimi 12/13 anni, metà Europa ha avuto più richieste ogni anno rispetto all’Italia

Mentre si continua a discutere della questione migranti, ecco qualche numero per cercare di capire meglio cosa sta succedendo: rotte, sbarchi e confronto con altri Paesi
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Analizzando le rotte che hanno portato i migranti in Europa nella prima metà del 2022, emerge che la rotta del centro Mediterraneo, che arriva in Italia, ha portato 70mila persone. Ventimila persone hanno invece viaggiato per la rotta verso Cipro, altre 20mila verso la Spagna. C’è poi la rotta balcanica: in questo caso non si tratta di sbarchi, ma di viaggi che si fanno con molte difficoltà e che hanno portato 86mila migranti verso i Paesi del Centro Europa
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Guardando ai dati dell’anno scorso sugli ingressi irregolari nell’Unione europea, gli arrivi via terra sono stati 87.300 mentre quelli via mare 112.600
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Considerando gli sbarchi in Italia, la maggior parte delle persone arriva con sbarchi autonomi, cioè senza necessità di operazioni di salvataggio. Tra il 2020 e il 2021, questo tipo di sbarchi sono stati più della metà (53%). Poi ci sono i soccorsi di Guardia costiera, Frontex, ecc…, che corrispondono al 31% degli sbarchi. Infine, il numero di persone che arriva tramite le Ong è più bassa: 16%
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Guardiamo il confronto tra Italia e Germania. A settembre 2022, gli ingressi irregolari (come vengono definiti nella nomenclatura europea) nei due Paesi sono stati gli stessi: in Italia sono stati sbarchi, in Germania arrivi via terra attraverso la rotta balcanica
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Confrontiamo Italia e Germania anche per quanto riguarda le richieste di asilo tra il 2008 e il 2021: i tedeschi, come si vede dal grafico, hanno accolto molte più persone rispetto al nostro Paese. Anche nel picco che ha riguardato l’Italia del 2016-2017, con i grandi arrivi dal Mediterraneo, la Germania ha accolto i profughi siriani arrivando a 722mila in un anno (l’Italia era arrivata a 126mila richieste d’asilo)
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Bisogna fare una precisazione: il numero di richiedenti asilo è spesso inferiore al numero di arrivi. Questo accade perché molte persone fanno richiesta anche mesi dopo l’arrivo. Potrebbero, poi, esserci casi di decessi o di richiesta di altra tipologia di permesso, come per esempio il ricongiungimento familiare. Per le richieste di protezione internazionale bisogna dimostrare che il ritorno nel Paese di origine ponga la persona in grave rischio

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Se analizziamo i richiedenti asilo in rapporto alla popolazione negli ultimi 12/13 anni, metà Europa (quella in verde) ha avuto più richieste di asilo ogni anno rispetto all’Italia, naturalmente con problematiche diverse. Guardando a questi numeri, dunque, non si può dire che l’Italia sia stata, negli ultimi anni, un Paese con una quota di richiedenti asilo maggiore di altri
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