Iran, la nazionale di pallanuoto non canta l'inno in segno di protesta

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Il video dove gli sportivi rimangono in silenzio, in occasione di una partita contro l'India, è diventato virale sui social. Il gesto in solidarietà con le donne iraniane

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Le proteste contro settimane di violenze in Iran continuano ad allargarsi anche al mondo dello sport. Dopo che un calciatore alla finale della Emirates Intercontinental Cup ha mimato il gesto di tagliarsi i capelli in solidarietà con le donne iraniane, la nazionale iraniana di pallanuoto non ha cantato l'inno nazionale della Repubblica islamica durante i Campionati asiatici nella capitale thailandese Bangkok. Il video dove gli atleti si rifiutano di cantare l'inno, in occasione di una partita contro l'India, è diventato virale sui social e il gesto è stato interpretato come una critica al governo di Teheran in relazione alla repressione messa in atto contro le dimostrazioni, che si susseguono da oltre 50 giorni, per Mahsa Amini, la 22enne morta dopo essere stata arrestata dalla polizia morale perché non portava il velo in modo corretto. Da quando le proteste sono iniziate, sono molti gli sportivi iraniani che hanno manifestato, durante competizioni internazionali, solidarietà con i dimostranti in vario modo, scegliendo di non cantare l'inno nazionale oppure gareggiando senza il velo.

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