Russia, Putin abolisce il divieto di arruolamento nell'esercito dei condannati

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Firmata la legge che consente l'ingresso ai cittadini giudicati responsabili di reati "gravi", fatta eccezione per gli abusi sui minori. L'annuncio in occasione della Giornata dell'unità nazionale russa

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Vladimir Putin ha firmato una legge che abolisce il divieto di arruolamento nell'esercito russo dei cittadini che hanno una condanna "non cancellata o in sospeso" per un reato considerato "grave". Lo riporta l'agenzia Interfax, precisando che il divieto permane per chi è stato condannato per abusi su minori e per alcuni altri reati (GUERRA IN UCRAINA, SEGUI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).

Celebrazioni per la Giornata dell'unità nazionale

In Russia oggi si celebra la Giornata dell’unità nazionale, in cui si commemorano le vittorie militari contro polacchi e lituani e che viene celebrata ogni 4 novembre dal 2005. In questa circostanza, Putin ha deposto alcuni fiori nella piazza Rossa di Mosca assieme ad alcuni partecipanti delle organizzazioni giovanili e di volontariato. Nel suo discorso, il leader russo ha nuovamente ribadito la necessità di evacuare i civili dalle zone di combattimento nella regione ucraina di Kherson. "La popolazione civile non deve soffrire", ha detto il presidente russo citato dall’agenza Tass. "Ora è ovviamente necessario ricollocare coloro che vivono a Cherson dalla zona più pericolosa perché i civili non dovrebbero subire bombardamenti, misure offensive o contro offensive o altre attività militari". 

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